Il Popolo della Famiglia chiede al Governo di emanare una legge chiara per evitare problematiche burocratiche ed amministrative per cittadini e Comuni, con conseguente sperpero di danaro pubblico.

Mirko De Carli, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia e Consigliere Comunale di Riolo Terme: “La sentenza della Corte di Appello sui velox non omologati è l’ennesima dimostrazione di mala gestione della cosa pubblica. La mancanza di una norma statale chiara ed univoca lascia adito alle interpretazioni, generando un marasma di ricorsi degli automobilisti, che significa sperpero di danaro pubblico.

Purtroppo negli ultimi anni i dispositivi di controllo della velocità sono divenuti strumenti con i Comuni riescono, tramite le sanzioni, a dare ossigeno alle casse comunali, anche a costo di installare apparati approvati e non omologati.

Ci uniamo dunque all’appello del Codacons, chiedendo ai Comuni, come forma di trasparenza, di rendere noti agli automobilisti i Velox omologati presenti sul territorio.”

Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza e segretario regionale del movimento giovanile del Popolo della Famiglia, prosegue: “Come spesso accade, assistiamo anche in questo caso ad uno spettacolo triste tutto italiano, del quale non vi sarà traccia di un colpevole. I costi infatti di installazione di apparecchiature manchevoli di certificazioni e dei contenziosi giudiziari tra automobilisti e Comuni sono a carico ovviamente dei contribuenti. Invitiamo quindi i legislatori nazionali a produrre una norma univoca, che regoli una volta per tutte la gestione dei Velox, percepiti ora dai cittadini come strumenti vessatori.”