La Polizia di Stato ha arrestato un 20enne, cittadino tunisino, per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e lo ha indagato in stato di libertà per i reati di furto e ricettazione.

Nella serata del 22 settembre scorso, la Centrale Operativa del Commissariato di Lugo ha inviato una Volante a Massa Lombarda dopo aver ricevuto una segnalazione di un furto su un’auto in sosta.

Agli agenti arrivati sul posto, la vittima ha dichiarato che qualche minuto prima alcune persone si erano intrufolate nella sua auto e, dopo essersi impossessate del suo portafoglio, si erano date alla fuga a bordo di un’altra vettura.

Gli accertamenti effettuati dalla Centrale Operativa del Commissariato hanno permesso di identificare il mezzo utilizzato dai ladri per la fuga, rubato a Imola qualche giorno prima, il 19 settembre.

Iniziate le ricerche dell’auto, i fuggitivi sono stati intercettati a Massa Lombarda. È nato un inseguimento a forte velocità concluso lungo una carraia fangosa a circa cinquecento metri dalla strada provinciale 117, in direzione Lugo: la volante della Polizia è riuscita a bloccare la via all’auto dei fuggiaschi, che invano hanno speronato i loro inseguitori sperando di guadagnare nuovamente la fuga.

A quel punto la banda è scappata a piedi. Uno di loro è stato però raggiunto dai poliziotti dopo pochissimi metri, ma ha provato a resistere all’arresto scagliandosi contro gli agenti con calci e pugni.  Bloccato, il giovane è stato accompagnato in Commissariato e identificato attraverso la comparazione delle impronte digitali.

Dalle verifiche è emerso che il 20enne, cittadino tunisino, noto alle forze dell’ordine, era entrato in Italia nello scorso mese di luglio.

Inoltre, nella disponibilità del 20enne gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato circa quattro grammi di hashish a causa dei quali è stata contestata la relativa sanzione amministrativa.

Il giovane è quindi stato arrestato per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e indagato in stato di libertà per i reati di furto in concorso e ricettazione.

In seguito alla convalida dell’arresto, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia in carcere. Sono in corso gli accertamenti per risalire all’identità dei complici.