Intensificare le azioni per la prevenzione il contrasto al bullismo e al cyberbullismo e sollecitare il governo e i Ministeri competenti a dare piena attuazione alla legge nazionale in materia.

A chiederlo è una risoluzione del Partito Democratico che ricorda come “secondo i dati del monitoraggio dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle scuole Italiane (765 scuole statali secondarie di secondo grado) a cura della Piattaforma ELISA per l’anno scolastico 2020/21, il 22,3% degli studenti e delle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado è stato vittima di bullismo da parte dei pari (19,4% in modo occasionale e 2,9% in modo sistematico); il 18,2% ha preso parte attivamente a episodi di bullismo verso un compagno o una compagna (16,6% in modo occasionale e 1,6% in modo sistematico); l’8,4% ha subito episodi di cyberbullismo (7,4% in modo occasionale e 1% in modo sistematico); il 7% ha preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo (6,1% in modo occasionale e 0,9% in modo sistematico)”.

Da qui la risoluzione per impegnare Giunta e Assemblea “a intensificare le azioni per la prevenzione e il contrasto bullismo e cyberbullismo attraverso il potenziamento della normativa già esistente e le conseguenti azioni, senza ricorrere a nuove e specifiche leggi regionali, ma mantenendo, anche in linea con l’indirizzo politico assunto con la Risoluzione n. 2689 del 13 luglio 2016, un approccio trasversale al tema e agendo attraverso l’attività programmatoria nell’ambito delle politiche socio-educative e socio-sanitarie e di promozione della cultura della legalità, ovvero dando primario rilievo alle azioni contro il bullismo e cyberbullismo in atti di programmazione quali il Piano pluriennale per l’adolescenza, il Piano sociale e sanitario regionale, il Piano regionale della Prevenzione e il Piano integrato delle azioni regionali per la promozione della cultura della
legalità e della cittadinanza responsabile; a sollecitare il governo e i Ministeri competenti a dare piena attuazione a tutte le misure previste dalla Legge nazionale 71 del 2017 e a favorirne la conoscenza”.