Circa 82 milioni di euro di investimenti saranno realizzati nei prossimi mesi in Emilia-Romagna da imprese del settore manifatturiero e dei servizi alla produzione.
Questo grazie al finanziamento di 20,6 milioni di euro della Regione a sostegno di 268 progetti che andranno a implementare tecnologie e sistemi per innovazioni di processo, di prodotto, di servizio contribuendo alla lotta al cambiamento climatico.
Prevista nuove assunzioni stabili per circa 150 unità

Il contributo è stato stanziato da viale Aldo Moro con risorse del nuovo Programma regionale Fesr 2021-2027, attraverso un ‘Bando per il sostegno degli investimenti produttivi finalizzati all’innovazione”. Misura per promuovere la competitività e la sostenibilità delle imprese manifatturiere e di quelle dell’ambito dei servizi alla produzione, col sostegno a investimenti di carattere innovativo per rafforzare i sistemi produttivi regionali.

“Così diamo uno straordinario impulso agli investimenti produttivi da parte delle Pmi- afferma l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-, per renderle più competitive e consolidare il loro posizionamento all’interno delle filiere di appartenenza, favorendone la penetrazione in nuovi mercati. Le risorse, a fondo perduto, serviranno alle imprese per rendere più produttivi e sostenibili i processi aziendali interni e lo sviluppo del prodotto. Allo stesso tempo sosteniamo progetti idonei a contenere gli effetti negativi delle attività produttive sull’ambiente, con particolare riferimento alla lotta ai cambiamenti climatici”.

I risultati
Dei 268 progetti finanziati, su un totale di 300 presentati, 131 prevedono un incremento occupazionale di circa 150 unità aggiuntive, 108 ricorreranno all’attivazione del credito, sostenuto con un contributo specifico dal bando regionale, mentre a ben 104 è stato attribuito l’etichetta ambientale, con un contributo finanziabile per queste ultime di oltre 7 milioni di euro.
Dal punto di vista territoriale tutte le province sono coinvolte; quelle che segnano il maggior numero di proposte sono Modena (68), Bologna (58) e Reggio Emilia (50). Sono oltre una cinquantina le proposte giunte da aree considerate svantaggiate ovvero 28 di imprese localizzate nelle cosiddette aree interne e 34 in montagna. Cinque sono imprese guidate da giovani e 34 quelle da donne.

Inoltre, dei 300 proposte progettuali complessivamente presentate, il 70% sono micro o piccole imprese, 251 proposte provenienti da aziende manifatturiere e 49 da servizi alla produzione, con predominanza per le aziende del comparto meccanico.
I progetti presentati ricadono nel settore della manifattura 4.0 (194), della digitalizzazione (110) e economia circolare (39).