da sinistra: Ricci, Monti Settembrini, Minto, Rambelli

Federico Settembrini, candidato alla carica di sindaco per la lista civica «Insieme per Cotignola – Centrosinistra», unico candidato a Cotignola, ha reso noto i nomi dei quattro assessori che, in caso di risultato positivo alle elezioni comunali del 8 e 9 giugno, lavoreranno al suo fianco in seno alla giunta.

La carica di vicesindaca andrà a Laura Monti, avvocata di 31 anni, che oggi fa parte della giunta guidata da Luca Piovaccari. Si occuperà di: Politiche sociali e per la salute; Pari opportunità e diritti; Politiche per la casa; Europa e gemellaggi; Accoglienza, inclusione e immigrazione.

Martina Minto, designer di 33 anni, curerà le seguenti deleghe: Cultura e turismo; Sport; Politiche educative; Politiche giovanili; Comunicazione; Associazionismo e volontariato.

Leonardo Ricci, project manager di 43 anni, si occuperà di: Bilancio; Società partecipate; Tributi; Personale; Legalità e sicurezza; Polizia locale.

A Michele Rambelli, architetto di 38 anni, verranno affidati: Lavori pubblici; Mobilità; Urbanistica ed edilizia privata; Agenda digitale; Patrimonio.

Federico Settembrini, in qualità di sindaco, si occuperà anche di Attività produttive; Ambiente; Affari generali; Protezione civile.

«Come accaduto nel più recente passato, abbiamo individuato i nomi degli assessori in anticipo rispetto alle elezioni – spiega Settembrini – per adottare la massima trasparenza verso gli elettori. Si tratta di una squadra giovane, con importanti competenze e grande entusiasmo. Tuttavia, il risultato non è scontato. La nostra è l’unica lista in corsa a Cotignola, ma è necessario che almeno il 40% degli elettori cotignolesi si rechi alle urne e che almeno il 50% delle schede votate sia ritenuto valido. Se così non fosse, il nostro Comune verrebbe commissariato da una figura tecnica che porterebbe avanti solamente l’ordinaria amministrazione, vanificando gli importanti progetti messi a punto nel corso di questi mesi grazie alla partecipazione di centinaia di cotignolesi. Il commissariamento sarebbe una sconfitta per tutta la comunità».