Archiviato il successo di pubblico e di critica arriso alle prime due edizioni di PURTIMIRO al Teatro Rossini di Lugo, alias le “Feste Musicali attorno all’opera barocca” nate per celebrare i trent’anni della riapertura in epoca moderna del Rossini avvenuta il 3 dicembre 1986, ecco arrivare la terza edizione 2018, sempre sotto la direzione musicale di Rinaldo Alessandrini, in programma dal 27 settembre al 14 ottobre 2018.

Clavicembalista, musicologo, direttore, ammirato internazionalmente quale interprete di riferimento per la musica del Sei-Settecento, Rinaldo Alessandrini ha intrapreso nel 2016 l’incarico di direttore musicale del festival assieme a Valerio Tura, consulente artistico, con il proposito di fare di Lugo un centro di eccellenza per la presentazione, e in alcuni casi per la riscoperta, di perle del repertorio operistico italiano del tempo, all’interno di quel gioiello architettonico qual è il Teatro Rossini di Lugo (solennemente inaugurato nel 1761), contenitore ideale per questo genere di musica e di repertorio grazie anche alla sua straordinaria acustica. Suggestivo è il titolo del festival, PURTIMIRO, che contrae l’incipit del celebre duetto “Pur ti miro, pur ti godo” che compare alla fine dell’opera L’incoronazione di Poppea” di Claudio Monteverdi. 

Romano, classe 1960, clavicembalista e leader di Concerto Italiano – gruppo da lui fondato e in residenza a Purtimiro – Rinaldo Alessandrini ha in qualche modo rivoluzionato l’interpretazione della musica vocale italiana del Seicento, il secolo di Monteverdi, ricevendo universale plauso da parte del pubblico e della critica. Nel 2002 ha ricevuto, con il Concerto Italiano, il Premio Abbiati per la sua attività. Nominato Chevalier dans l’Ordre des Arts et des Lettres nel 2003, è membro dell’Accademia Filarmonica Romana.

Sono diciotto gli appuntamenti barocchi di PURTIMIRO 2018, eseguiti dai migliori specialisti italiani della prassi esecutiva storicamente informata, distribuiti su tre fine settimane dal 27 settembre al 14 ottobre, dal giovedì alla domenica, con l’importante novità dei sei concerti pomeridiani all’Oratorio di Sant’Onofrio il sabato e la domenica alle ore 18, a mo’ di preludio dell’evento serale al Teatro Rossini.

PURTIMIRO 2018 si apre nel nome di Johann Sebastian Bach giovedì 27 settembre alle ore 20.30 con l’esecuzione delle “QUATTRO OUVERTURES PER ORCHESTRA” BWV 1066-69: quattro capolavori assoluti molto diversi fra loro, all’interno dei quali sono contenute alcune delle musiche più popolari di Bach, dall’Aria sulla Quarta Corda e all’irresistibile Badinerie, in cui il Cantor dà un saggio della sua capacità incontrastata di impossessarsi dello stile barocco francese. Rinaldo Alessandrini e il CONCERTO ITALIANO ne saranno i brillanti interpreti.

Venerdì 28 settembre il gruppo ATALANTA FUGIENS diretto da Vanni Moretto sarà invece il tramite del genio barocco del giovane Georg Friedrich Händel: in programma la sua Serenata a tre voci su libretto di Nicola Giuvo “ACI, GALATEA E POLIFEMO”, composta nel 1708 per le nozze del duca di Alvito, coi cantanti solisti Alicia Amo, Marta Fumagalli e Mirco Palazzi.

Sabato 29 settembre ecco “BOCCHERINI SACRO E PROFANO”, un omaggio all’autore del celebre Minuetto, sia nel repertorio sacro (Stabat Mater) che in quello profano (quartetti e quintetti) nel bel recital di Francesca Aspromonte, il soprano rivelazione dei nostri giorni, con l’ALEA ENSEMBLE, quartetto d’archi italiano con strumenti originali che per l’occasione verrà integrato dal chitarrista Matteo Mela e da Riccardo Coelati Rama al violone.

Clou dell’intero festival domenica 30 settembre alle 20.30 con la prima riproposizione in epoca moderna dell’opera “ARMINIO” di Antonio Maria Bononcini (1677-1726), l’operista nato a Modena e attivo a Londra e Vienna, fratello di Giovanni (anche lui operista, assieme al quale molto rivaleggiò con Händel a Londra) e figlio del forse più noto – almeno nell’ambito strumentale – Giovanni Maria Bononcini, nativo di Zocca. L’opera, che conobbe la sua prima esecuzione il 26 luglio 1706 a Vienna e si avvarrà della revisione critica dello stesso Alessandrini, è uno dei migliori esempi di ‘teatro barocco viennese’, ambientata ai tempi della battaglia di Teutoburgo in Bassa Sassonia (9 d. C.), allorché il condottiero germanico Arminio sterminò con l’astuzia oltre ventimila soldati romani guidati dal generale Publio Quintilio Varo. Finezza di scrittura, bel melodismo e sottigliezza psicologica caratterizzano quest’opera di Bononcini su testo del raffinato poeta bolognese Pietro Antonio Bernardoni, che per l’occasione verrà eseguita in forma di concerto da un gruppo di giovani cantanti italiani emergenti, tutti reduci da una specifica preparazione nel canto barocco: Giulia Bolcato, Benedetta Corti, Valeria Girardello, Alessandro Ravasio, Enrico Torre, i quali si uniranno a Raffaele Giordani e al CONCERTO ITALIANO con Rinaldo Alessandrini sul podio. Questa operazione vuole confermare l’interesse che il festival dedica alle nuove forze interpretative dei giovani musicisti italiani, interesse che spera di rendere parte cospicua e integrante delle edizioni a venire.

La seconda settimana di PURTIMIRO 2018 si aprirà giovedì 4 ottobre col concerto “VENEZIA, ROMA, NAPOLI”, cioè concerti e cantate di Vivaldi, Scarlatti, Corelli, Durante e Pergolesi tutti appartenenti alle cosiddette tre scuole del barocco italiano (veneziana, romana, napoletana), con Rinaldo Alessandrini, il CONCERTO ITALIANO e la partecipazione del soprano Sonia Frigato e del trombettista Gabriele Cassone.

“1700” è invece il suggestivo titolo del concerto di venerdì 5 ottobre, ovviamente riferito all’anno in cui furono pubblicate tutte le musiche strumentali ivi eseguite di autori meno noti quali Evaristo Dall’Abaco, Michele Mascitti, Giuseppe Brescianello, Nicola Fiorenza e di tre giganti come Baldassare Galuppi, Francesco Geminiani e Antonio Vivaldi. Tutte opere di gran pregio musicale, in parte oggetto dell’ultima registrazione di Rinaldo Alessandrini col CONCERTO ITALIANO, uscita in aprile in tutto il mondo per l’etichetta francese naïve.

Ad Alfredo Bernardini e al suo eccellente gruppo strumentale ENSEMBLE ZEFIRO è affidato il concerto di sabato 6 ottobre dal titolo “HARMONIEMUSIK”, interamente dedicato ad arrangiamenti d’autore per ottetto di fiati di opere di Mozart (Nozze di Figaro e Don Giovanni) e Rossini (Barbiere di Siviglia).

“DIVERSI TIPI D’AMORE” è l’originale spettacolo con musiche di Claudio Monteverdi, Biagio Marini E Luigi Rossi ideato da Rinaldo Alessandrini, che ne firma anche regia, scene e costumi, in programma domenica 7 ottobre: è una nuova drammaturgia scenica, una mise en espace delle più belle pagine dalle opere Il ritorno di Ulisse in patria e L’incoronazione di Poppea di Monteverdi in cui si esplicano i vari tipi di amore, dall’amore interessato a quello mendace, dalla scoperta dell’amore all’amore ritrovato, subdolo, umiliato, nostalgico, fino al trionfo dell’amore. Il tutto con la partecipazione di grandi interpreti vocali del barocco quali Sara Mingardo, Arianna Venditelli, Carlo Vistoli, Elena Biscuola, Valerio Contaldo, Raffaele Giordani e Furio Zanasi.

Di nuovo Bach per l’apertura dell’ultima settimana di Purtimiro 2018, giovedì 11 ottobre al Teatro Rossini, e un titolo piuttosto ingombrante: “CAFFÈ ZIMMERMANN”. Di Johann Sebastian Bach per l’occasione Rinaldo Alessandrini e il Concerto Italiano eseguiranno infatti la Cantata “Non sa che sia dolore” per soprano, traverso e archi BWV 209, poi il Concerto per cembalo e archi in re maggiore BWV 1054, infine la celeberrima Kaffekantate BWV 211 (Cantata del caffè). Tutte opere cioè create e concepite per essere eseguite al Caffè Zimmermann di Lipsia, dove Bach passava molto del suo tempo libero, diventato leggendario luogo di incontro di artisti, poeti ed intellettuali. Interpreti vocali Francesca Boncompagni, Raffaele Giordani e Salvo Vitale.

Venerdì 12 ottobre: “SOSPIRI DI DOLORE… SOSPIRI D’AMORE” è il bel titolo di argomento inequivocabile col gruppo IL SOGNO BAROCCO diretto da Paolo Perrone e la partecipazione straordinaria del contraltista Filippo Mineccia. Un florilegio di arie e cantate sacre del barocco italiano con musiche di Mannelli, Gasparini, Stradella, Durante, Caldara, Bisso.

Sabato 13 ottobre sarà la volta del concerto “NON UDITE LO PARLARE” (La parola al violino barocco) con l’IMAGINARIUM ENSEMBLE diretto dall’eminente violinista Enrico Onofri: un programma dedicato al rapporto tra voce umana e virtuosismo strumentale italiano dal primo Seicento sino al tardo Barocco, con opere di Cima, Virgiliano, Rognoni, Rognono, Castello, Uccellini, Pandolfi Mealli, Bonporti e Corelli.

Grande concerto di chiusura del festival PURTIMIRO 2018 domenica 14 ottobre con l’esecuzione integrale di un assoluto capolavoro del barocco romano: l’Oratorio in due parti “ESTER, LIBERATRICE DEL POPOLO EBREO” su libretto di Lelio Orsini del grande e mai sufficientemente lodato Alessandro Stradella (1639-1682). Rinaldo Alessandrini ne sarà quasi sicuramente storico interprete con il CONCERTO ITALIANO al gran completo.

Fra i sei concerti pomeridiani all’Oratorio di Sant’Onofrio (inizio alle ore 18) spiccano i tre appuntamenti per coppie di strumenti – “A due violini”, “A due violoncelli”, “A due arpe” – con grandi interpreti barocchisti come Luca Giardini, Mauro Valli e Mara Galassi (29 settembre, 6 e 14 ottobre), il programma monografico bachiano col flautista Marcello Gatti e il cembalista Francesco Corti (30 settembre), il programma “Vesuvio” con musiche barocche napoletane col gruppo Arsenale Sonoro di Boris Begelman (7 ottobre), infine “Italo-Teutonica Musa” con musiche di Steffani, Lotti e Händel con la Cappella Augustana di Matteo Messori (13 ottobre).

Molto apprezzati dal pubblico, sono confermati anche nel 2018 tre “Incontri col barocco” a cura del musicologo Enrico Gramigna alla Sala Baracca della Rocca Estense (a ingresso libero): il 28 settembre (Händel e Bononcini), 5 ottobre (La trascrizione), 12 ottobre (L’oratorio).

Biglietti da 9 a 32 euro, carnet e abbonamenti vantaggiosi sul sito www.vivaticket.it.