“Oggi mi stavo chiedendo cosa stanno facendo di concreto Regione Emilia Romagna e Governo per confermare gli aiuti economici destinati alle zone della Romagna colpite dalle gravi alluvioni di maggio”. A chiederselo è Massimo Zoli, consigliere comunale di Progetto Civico Faenza.

“Ho pensato di essermi perso le ultime comunicazioni da parte delle istituzioni per rendere concrete le promesse fatte nei giorni immediatamente successivi al dramma, quando sia il Presidente Bonaccini che la presidente Meloni avevano dichiarato che sarebbero stati risarciti i danni al 100 %. Ho immediatamente aperto Google per cercare aggiornamenti, date, budget destinati alla Romagna, tempistiche, con grande stupore scrivendo “Alluvione in Romagna Governo” i risultati che Google mi restituiva erano comunicazioni, resoconti e articoli vecchi di diverse settimane, ultima comunicazione da Regione Emilia Romagna del 24 maggio, ultima da governo.it del 19 maggio, gli articoli che mi ha proposto con correlazione Alluvione e Governo sono del 23 maggio, 29 giugno e 6 luglio, gli unici contenuti recenti degli ultimi giorni sono recriminazioni Politiche su chi sarebbe il colpevole di quello che è successo, dove la destra attacca la sinistra per la mancanza di manutenzione dei fiumi e la sinistra attacca la destra per avere abbandonato la Romagna, solo polemiche Politiche senza soluzioni o stanziamenti di denaro”.

Zoli poi cita una serie di articoli riguardanti i primi fondi stanziati alla struttura commissariale guidata dal Generale Figliuolo per la ricostruzione: “ognuno con cifre diverse, tre miliardi entro il 2026 il primo, 1 miliardo e 800 milioni l’altro, 2.500.000 un altro ancora, 1.280.000 per il 2023 nell’ultimo. In tutto questo nessuna comunicazione ufficiale da Regione o Governo. Quindi, in questo marasma di comunicazioni mi chiedo, dove sono finite le istituzioni che promettevano interventi immediati? Sembra quasi che il silenzio nasconda la speranza che i Romagnoli si dimentichino di quello che è successo e delle promesse fatte, come se fosse stato semplicemente un brutto incubo”.

Zoli fa notare che “sono passati quasi 3 mesi e ancora quasi nulla di concreto, famiglie hanno perso tutto, alcune zone della città e del centro ancora oggi sembrano paesaggi post apocalittici, nei corsi allagati buona parte dei negozi sono ancora chiusi e non si capisce se e quanti riapriranno, il fango si è sedimentato ovunque e l’odore acre è forte e fastidioso, le fogne in buona parte della città sono ancora intasate e ogni volta che piove per più di un’ora alcune strade continuano ad allagarsi.


In tutto questo i cittadini continuano a non avere risposte, quelle risposte che potrebbero ridare speranza ad un territorio fortemente colpito e in forte difficoltà, in qualità di consigliere comunale ricevo molte richieste di informazioni su cosa stanno facendo le istituzioni, il Comune, la Regione e infine il governo, informazioni che purtroppo, neppure noi Consiglieri abbiamo.
Chiediamo alla nostra amministrazione un grande impegno con Regione e Governo per far si che arrivino al più presto questi fondi, in maniera semplice, senza inutili burocrazie, chiediamo a Regione Emilia Romagna di lottare al fianco dei Comuni affinchè questa tragedia non venga dimenticata a Roma, Chiediamo al Governo di non considerare la Romagna soltanto una terra di conquista per i voti nelle prossime elezioni ma un territorio da aiutare, velocemente e urgentemente, chiediamo ai partiti di dimenticare le rivalità Politiche di fronte a questa tragedia e di concentrarsi uniti per trovare fondi e soluzioni per la Romagna, chiediamo agli organi di stampa di continuare a dare visibilità al grande disagio nei comuni alluvionati, anche se da qualche tempo il caldo Record fa più notizia rispetto all’ormai vecchia e dimenticata alluvione. La Romagna ha ancora bisogno”.