Ormai è ufficiale. Il bando con cui la Cmc ha inteso vendere, con base d’asta 18 milioni, le sue proprietà immobiliari da 67 mila metri quadrati in zona Darsena di città, si è chiuso con l’annunciata assegnazione a Cia-Conad” afferma Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna.

“Significa che il grande gruppo cooperativo commerciale potrà, stando alla vigente pianificazione urbanistica, costruirvi 10 mila metri quadrati di aree commerciali e 7 mila di abitazioni, dovendo però in cambio realizzare gratuitamente per il Comune 7 mila 500 metri quadrati di parcheggi e 13 mila di verde” spiega Ancisi.

“Al di là della “solidarietà cooperativa” di un’impresa sulla cresta dell’onda verso una consorella in crisi, forti dubbi sulla riuscita tal quale di simile investimento spinsero Lista per Ravenna, già il 2 febbraio scorso dopo il primo annuncio, a distinguersi dal coro giubilante delle istituzioni cittadine, compreso il sindaco, con una nota intitolata: “Ex Cmc di via Trieste in mano Conad. Non è una festa” prosegue Ancisi.

Un mese dopo, la notizia che il gruppo Facebook “Ravenna può” aveva lanciato una petizione chiedendo al sindaco di adoperarsi “affinché i progetti esistenti relativi all’area Cmc siano modificati”, allo scopo che: l’area CMC venga riqualificata sulla base di un progetto che ne valorizzi il potenziale turistico, storico, architettonico, culturale, naturalistico e non edilizio-speculativo; gli immobili presenti nell’area CMC vengano destinati ad attività finalizzate al recupero delle tradizioni (botteghe artigiane degli antichi mestieri, mosaicisti, orafi, ceramisti ecc.), delle specificità culturali di Ravenna e del piccolo commercio locale; il terreno circostante gli edifici dell’area CMC sia destinato principalmente a parco pubblico e parcheggio di servizio per le attività che si insedieranno nel complesso (questo è già possibile, come detto sopra); il progetto di riqualificazione dell’area CMC sia coordinato con l’incredibile patrimonio storico-artistico, culturale, naturalistico e le infinite risorse di Ravenna nell’ottica di trasformare la città in una vera meta da sogno per i turisti e in un luogo accogliente e sicuro per tutti i cittadini”. Lista per Ravenna, da tempo in contatto con l’ing. Riccardo Merendi, promotore della  petizione, la condivide e sostiene, raccomandandone la sottoscrizione. Merendi è coadiuvato da Luca Rosetti, consigliere territoriale della nostra Lista nell’Area del Mare. Stante la difficoltà dei movimenti per le attuali restrizioni anticovid, chi fosse interessato a raccogliere alcune firme, anche solo nello stretto ambito familiare, può richiederne via mail il modulo, da usare fronte e retro, presso i seguenti nostri recapiti: 0544-482225, grulistara@comune.ra.it. Informazioni sulla raccolta dei moduli sono visibili presso il gruppo facebook stesso: http://www.facebook.com/groups/156736196291846/”. 

In effetti, al di là delle richieste specifiche, la petizione lancia un assist all’amministrazione comunale affinché, cogliendone il senso, rinunci a perseguire ulteriori cementificazioni selvagge, ormai perfino anacronistiche e controproducenti, del proprio territorio, cominciando simbolicamente da quello che è stato un grande centro di potere politico-economico della città, esso stesso primattore delle espansioni edilizie nel circondario ravennate.  Non è semplice utopia. Una nuova valanga di appartamenti e di grandi strutture commerciali troverà ostacoli enormi ad avere un mercato in questa parte est della città, dove si concentrano le tre grandi nuove lottizzazioni edilizie urbane ormai in fase di realizzazione: la più avanzata è il vicinissimo Parco Teodora, tra viale Europa e via Canale Molinetto, inseguito a ruota dalla lottizzazione della stessa Conad in atto tra via Destra Canale Molinetto e via Antica Milizia, e da quella intorno al futuro Parco Cesarea, tra via Antica Milizia e viale Europa”. In tutto, significa costruire 62.000 metri quadrati di nuovo edilizia residenziale e 29.000 di nuova edilizia commerciale.

“Sarà molto difficile condurre in porto nei tempi dovuti il progetto urbanistico ex area Cmc ereditato da Cia-Conad. Probabile che vi si rimetta mano nel nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) che gli uffici del Comune di Ravenna stanno predisponendo. Qui è possibile orientare la rigenerazione di questo comparto verso la direzione auspicata da “Ravenna si può”, storico cavallo di battaglia di Lista per Ravenna” conclude Alvaro Ancisi.