Tra le diverse attività di controllo svolte dai Nuclei Carabinieri Forestali, prioritaria risulta essere quella contro l’abbandono incontrollato di rifiuti, fenomeno sintomo di inciviltà che talvolta si riscontra anche nelle campagne della nostra provincia.

In particolare, militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Ravenna, durante un controllo nei pressi della foce dei Fiumi Uniti, hanno colto in flagrante una persona mentre scaricava circa 2 metri cubi di materiali di risulta provenienti da ristrutturazioni edili, utilizzando un furgone cassonato, in un punto dell’argine nascosto e non accessibile ad automezzi.

Il responsabile dell’abbandono, trattandosi di privato cittadino e non di titolare d’impresa, è stato sanzionato per un importo pari a 600 euro. È stata inoltre, inviata una segnalazione al Comune di Ravenna, ente quest’ultimo, ai sensi dell’art. 192 D.lgs 152/2006, legittimato ad emettere un’ordinanza di rimozione dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi a carico del trasgressore.

L’attività di controllo del territorio operata quotidianamente dai Nuclei Carabinieri Forestale risulta indispensabile per la tutela dell’ambiente e per scoraggiare l’increscioso sviluppo del fenomeno dell’abbandono di rifiuti da parte di cittadini privati e ditte, punito dalla legge con sanzioni amministrative (nel caso di privati cittadini) o, nel caso di ditte, con il deferimento del responsabile all’Autorità Giudiziaria.

Al trasgressore è andata bene, infatti pochi giorni dopo la notifica della sanzione amministrativa è entrata in vigore una modifica normativa che ha inasprito l’aspetto sanzionatorio, per cui anche l’abbandono di rifiuti da parte di privato assume, a partire dal 10 ottobre, rilevanza penale ed è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro (pena raddoppiata in caso di abbandono di rifiuti pericolosi).

Oltre al fenomeno dell’abbandono di rifiuti, l’attenzione dei Carabinieri Forestali è rivolta anche alla repressione degli abusi edilizi (pontili, capanni, manufatti) limitrofi alle aste fluviali che, si rammenta, sono gravate da un vincolo di inedificabilità assoluta.