“Chissà cosa lega i sindaci e dirigenti vari del PD alla lobby del cemento, siamo attoniti nel vedere che l’alluvione non sta insegnando nulla, il consumo di suolo, la cementificazione selvaggia sono state parte del disastro. Il suolo impermeabilizzato, cioè che non assorbe l’acqua, aumenta sempre di più Ravenna è seconda in Italia, la provincia terza, ma niente da fare si continua cosi, gli affari vengono prima della salute delle popolazioni.

A Ravenna De Pascale autorizza una colata di cemento su via Mattei, a Lugo Ranalli continua ignorando proteste e buonsenso a voler costruire un asilo sul prato di largo Corelli e ovviamente essendo la giunta che vantava nuovi piantumazioni di alberi, che non si sono mai visti, ne abbatte di nuovi. Il Comune non potrebbe usare un edificio già esistente? O riutilizzare un’area già edificata? O magari acquistare l’asilo privato che ha chiuso causando il problema? Sappiamo che è in vendita. No invece si preferisce distribuire appalti inutili e costosi in barba alla salvaguardia del territorio. In tutto questo il PD è silente, se esiste ancora, forse dobbiamo cercarli nelle sedi di certi costruttori i dirigenti del partito.

Silente a Ravenna come a Lugo è anche la pseudo sinistra amica della poltrona, quella Verde o Coraggiosa o come si ricicla di volta in volta, tutto tace niente da dire, a Lugo vantiamo addirittura un’assessora dei Verdi pura, ma niente anche lei, come la finta sinistra, non ha avuto niente da dire. Dato che questo sindaco è in scadenza di mandato abbiamo il timore che arriverà prima della scadenza una pioggia di appalti e di cemento pre elettorale, un’alluvione di cemento.

Eppure ci sarebbe da fare per i prossimi anni sul territorio, e garantirebbe anche lavoro per le lobby, la manutenzione e la salvaguardia idrica del territorio ad esempio, ma mettendo da parte questa ovvietà la Giunta di Lugo potrebbe occuparsi del problema di San Lorenzo. Nella frazione di Lugo ci sono cittadini che sono vittime di un’ordinanza che meriterebbe una riflessione e un netto cambio di passo. I cittadini che vivono su via Fiumazzo in mezzo ai due cantieri degli argini, vedono una situazione assurda: dalle ore 7.00 alle 20.00 non possono rientrare a casa, perché c’è appunto il doppio cantiere, ma non gli viene dato un alloggio alternativo nè un rimborso per affittarne uno. Quanto avrebbe fatto comodo non svendere immobili pubblici. Inoltre nella strada chiusa c’è anche un ristorante che ovviamente non può aprire e gli viene data una misera mancetta dall’Inps di rimborso, quando arriva, i gestori inoltre abitano anche sopra il ristorante, quindi doppio danno.

Chiediamo di fare qualcosa per queste persone immediatamente, possibile che non ci si può mettere d’accordo per far coesistere il cantiere con le abitazioni? Possibile che non si possono dedicare a via Pulina e via Leonelli strade per i residenti, con l’aiuto delle ditte appaltatrici, per far girare i residenti e magari la sera i clienti del ristorante in sicurezza?  E’ assurdo che per evitare incidenti non si evacuano le persone per non spendere soldi, ma gli si impone di non essere in casa. Almeno di sera si potrebbe mediare per un orario giusto per far lavorare il ristorante? E se proprio non fosse possibile c’è un locale storico a Lugo, il Barakà che è chiuso da un po’ la giunta conosce bene i proprietari, si chiama PD, perché non propone di mettere l’attività chiusa lì? C’è bisogno di lavorare per vivere forse quando è stata scritta l’ordinanza nessuno ci ha pensato”.