Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei 24 consiglieri presenti l’“Atto di indirizzo sulla fattibilità di costituire un centro residenziale socio-sanitario per soggetti autistici, presentato da Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna – Polo civico popolare.

L’atto di indirizzo è stato illustrato dal proponente Ancisi che ha affermato di ritenere utile e necessaria l’istituzione di un centro residenziale rivolto all’accoglienza temporanea di persone che, manifestando “comportamenti-problema”, richiedono trattamenti specifici e altamente qualificati di tipo socio-sanitario e riabilitativo, con prioritario riferimento a persone con disturbo dello spettro autistico. A tal fine ha invitato il sindaco a verificare, attraverso la ricerca di opportune intese, anche territoriali, nell’ambito della provincia di Ravenna, la fattibilità della realizzazione di un centro dedicato di cui si avverte l’esigenza. Ancisi ha evidenziato come dalle statistiche emerga che in Italia uno su 77 bambini abbia un disturbo autistico. Non ci sono dati sugli adulti, né sul basso numero di quelli inseriti in un lavoro. Tuttavia i casi seguiti dai Centri di Salute Mentale (CSM) nei distretti AUSL di Ravenna, Faenza e Lugo sono passati dalle 47 persone certificate nel 2010 alle 538 del settembre 2022. In generale, si sente l’esigenza di centri socio-sanitari capaci di dare risposte globali, con interventi coordinati e qualificati, a questa vera e propria emergenza autistica, che ricade su tantissime famiglie sole e disorientate, sommerse da fatiche e difficoltà. Servono, in particolare, centri che concentrino competenze, terapie, sostegno quotidiano, ascolto. Ne sono sorti in varie parti d’Italia, generalmente in collaborazione tra Regioni, Comuni e Aziende sanitarie locali. Le famiglie dei soggetti autistici e le loro associazioni territoriali, denominate ANGSA (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), richiamano anche la necessità di un trattamento residenziale estensivo, rivolto ad ogni fascia di età. Secondo l’atto di indirizzo la struttura da realizzare a Ravenna potrebbe integrarsi, a livello di base, con “Casa Augusta”, progetto attivo dal 2017, che eroga interventi psico-educativi individuali e di gruppo per promuovere percorsi di comportamento adattivo, comunicazione espressiva e recettiva, interazione comunicativa, autonomie personali, domestiche e sociali, svolgimento indipendente dei compiti scolastici, gioco e interazione con l’altro. E’ auspicabile la partecipazione di associazioni e fondazioni private tra cui, oltre al fondamentale coinvolgimento dell’ANGSA, enti privati del terzo settore in grado di perseguire, senza scopi di lucro, finalità civiche e solidaristiche.

Alvaro Ancisi ha infine affermato di aver ricercato da subito sull’atto di indirizzo la convergenza e la condivisione di maggioranza e minoranza, ringraziando quanti sono intervenuti nell’approfondito dibattito che si è svolto in commissione consiliare, e, tra gli altri, il presidente e i responsabili dei servizi competenti dell’Azienda sanitaria locale, i responsabili e gli operatori dei servizi socio-assistenziali, tutti coloro che hanno partecipato.

Sono intervenuti: l’assessore alle Politiche sociali Gianandrea Baroncini, Fiorenza Campidelli (Pd), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Fabio Bazzocchi (Pd).

Il gruppo Pd ha affermato di condividere pienamente il progetto, di non partire da zero dato che tutti i soggetti accertati vengono presi in carico a livello socio-sanitario pur nella carenza di personale e sul territorio sono presenti comunità alloggio, centri ricreativi e percorsi lavorativi grazie anche alla collaborazione col terzo settore. Ha sottolineato che ogni iniziativa legata al tema della disabilità e tesa a dare sollievo al senso di solitudine, tristezza e impotenza delle persone disabili e delle loro famiglie va assolutamente sostenuta e richiede l’impegno e la partecipazione di tutti.

Il gruppo Lista de Pascale sindaco, nel dichiarare il voto positivo e l’apprezzamento per l’iniziativa, ringraziando il proponente, ha posto l’accento sulla necessità che il progetto venga effettivamente realizzato e quindi seguito e accompagnato nella sua attuazione soprattutto dall’impegno dell’Azienda sanitaria locale.