“Chiuso dal 2017, gravemente danneggiato da eventi atmosferici ed atti vandalici, l’ex cinema Astoria da 12 sale è stato finalmente riaperto nello scorso mese di dicembre, con grande soddisfazione della città, come nuova struttura polivalente. Mentre in seguito vi troveranno spazio spettacoli culturali, teatro, convegni e, in alcune sale, cinema di qualità, le prime tre sale ristrutturate e rese agibili sono state dedicate, come “Temporary Theatre”, ad eventi di discoteca e ballo limitati al numero di dieci, da svolgere tra le 22.30 e le 4.00. La programmazione vera e propria era stata fissata, nella richiesta di autorizzazione rivolta l’11 novembre al Comune, per i giorni 7, 22 e 23 dicembre, 6 e 27 gennaio 2024, 10 e 24 febbraio, 16 e 30 marzo e 13 aprile. Il 7 dicembre si è avuta la prima serata di prova ed il 22 dicembre il party di inaugurazione con musica reggaeton.

SERATA DELL’EPIFANIA

Il 2 gennaio 2024, mi è giunto però, come vicepresidente del Consiglio comunale,  il seguente messaggio, firmato “a nome di un piccolo gruppo di genitori di ragazzi adolescenti”, sulla  “Festa ufficiale degli istituti di Ravenna” (istituti scolastici e universitari, si è inteso, nda) che si sarebbe appunto tenuta il 6 gennaio: “In un’intervista del 12 novembre 2023 il signor Landini, rappresentante del gruppo di imprenditori che gestirà l’ex multisala, dichiarava che l’edificio, in disuso da tempo, sarebbe stato valorizzato come location storica della città e che in quel momento si stavano occupando ‘delle modifiche minime per riaprire’. Quindi ci chiediamo se effettivamente in meno di due mesi i locali dell’ex cinema Astoria siano realmente pronti per accogliere i nostri figli per la festa di cui sopra […]”. Di qui le verifiche che ho compiuto presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di Ravenna, da cui deriva una mia risposta positiva.

SICUREZZA E CORRETTEZZA

L’11 dicembre scorso, il SUAP ha infatti rilasciato la propria autorizzazione allo svolgimento dei suddetti “eventi temporanei”, conforme ai seguenti tre verbali della Commissione tecnica comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo (CTCVLPS): per l’esame del progetto, avvenuto il 28 novembre ; per il sopralluogo del 5 dicembre, da cui sono derivate dieci prescrizioni ; per l’ulteriore sopralluogo del 6 dicembre, che ha verificato come le prescrizioni fossero state immediatamente ottemperate, introducendo l’ulteriore imposizione di 14 “condizioni di esercizio” . Nella Commissione sono rappresentati, oltre al SUAP stesso, i comandi dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale, i servizi di Igiene-Sanità e di Sicurezza Impiantistica e Antinfortunistica dell’AUSL e l’area Infrastrutture Civili del Comune.

L’autorizzazione del SUAP dispone inoltre che sia osservata una serie di “condizioni generali”: capienza massima di 925 persone, di cui 625 per la sala n. 2 e 150 sia per la sala n. 8 che per la sala n. 9;  garanzia di un idoneo sistema per verificare il rispetto delle capienze; mantenimento della prevista segnaletica di sicurezza, tesa ad individuare le vie di esodo ed i presidi antincendio; adempimento di quanto previsto dalla legge circa la gestione della sicurezza; garanzia dell’osservanza del “Divieto di fumo”; divieto di adibire il locale ad altri usi; presentazione entro il 31 dicembre della verifica di vulnerabilità sismica come previsto dalla legge, al fine di garantire la sicurezza delle strutture per il prosieguo dell’attività; ecc. La documentazione presentata assicura inoltre, tra l’altro, la sostenibilità dell’impatto acustico e l’accessibilità per persone con ridotta capacità motoria. L’autorizzazione deve, per obbligo di legge, essere esposta pubblicamente, insieme ai verbali di Commissione del 5 e 6 dicembre.

Le condizioni di base per garantire condizioni di sicurezza dei locali e osservanza delle regole di convivenza civile ci sono tutte. Essendo questo il mio unico obiettivo perché la nostra città sia ricca di spazi pubblici ricreativi per tutti, adolescenti, giovani e meno giovani, ne do notizia agli organi di informazione, anche come strumento di conoscenza, affinché chiunque possa constatare di persona se e come siano rispettate, e, se necessario, chiedere agli organi di vigilanza, con cognizione di causa, ulteriori verifiche.”

Alvaro Ancisi

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