Sindaci e amministratori locali, categorie economiche e associazioni d’impresa, sindacati, università e Terzo settore si sono riuniti questa mattina in Regione, su invito del presidente Stefano Bonaccini, presente la neo-ministra delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli. L’incontro è stato voluto per parlare della necessità di aprire finalmente i cantieri di opere dai progetti e finanziamenti definiti, attese dai territori per la competitività, la mobilità più sostenibile e il decongestionamento delle aree urbane e per far ripartire un comparto importante. Contribuendo in maniera decisiva a liberare la viabilità nazionale vista la posizione dell’Emilia-Romagna, al centro del Paese. Il confronto ha riguardato le grandi opere regionali e il porto di Ravenna.

“È la prima uscita pubblica che faccio come ministro e sono orgogliosa di farla a casa mia- esordisce la ministra De Micheli-. Ho ascoltato le legittime e condivisibili aspettative per opere da realizzare da parte di una Regione che, in questi anni così complicati per il nostro Paese, ha dato dimostrazione di essere capace di un ottimo sviluppo qualitativo oltre che quantitativo. Riconosco quindi a voi come comunità, il grande ruolo che avete svolto in Italia e sono orgogliosa di poterlo affermare oggi, da ministro”.

“E dico subito- prosegue-: ora acceleriamo sulle tre infrastrutture più urgenti. A partire dal Passante di Bologna e dalla Bretella Campogalliano-Sassuolo che sottoscriverò a giorni, in continuità con quanto deciso dal precedente ministro. Inoltre, nominerò il Commissario per il Porto di Ravenna lunedì pomeriggio. Sono consapevole che questo ministero è leva di sviluppo, in termini immediati e prospettici a livello europeo. Il processo decisionale che adotterò sarà quello di una discussione profonda e senza veli che faremo, soprattutto coi nostri alleati di governo, discussione cui seguirà la decisione e l’azione perché abbiamo bisogno di decidere, rafforzando le regole della sicurezza e usando al meglio le norme che già abbiamo, di velocizzare la nostra capacità di spesa. Dobbiamo essere in grado di usare le risorse che abbiamo per le infrastrutture perché questo è fondamentale per il negoziato europeo e la strategia nazionale del prossimo anno”.

“Acceleriamo quindi ciò che c’è già- sottolinea la ministra-. La continuità amministrativa è un valore da difendere. E aggiungo anche che ambiente e sostenibilità saranno il mantra e la scelta strategica di questo governo, perché gli investimenti ‘green’ non sono una zavorra ma producono reddito e ci rendono più competitivi. Insieme a questo il tema della casa e della rigenerazione urbana sarà una priorità nella prossima legge di bilancio per dare un segnale al Paese anche in termini sociali.

“Voglio parlare coi fatti- chiude De Micheli-. Aiutatemi ad essere uno dei tanti strumenti di sviluppo che le istituzioni nazionali devono mettere al servizio dei territori”

“Prima di tutto voglio ingraziare la ministra De Micheli– afferma Bonaccini– perché la sua disponibilità a questo incontro, a pochi giorni dalla nomina, è già segno di rispetto per il nostro territorio. Ho voluto riunire il Patto per il Lavoro perché insieme abbiamo inserito le infrastrutture fra le priorità e stiamo sbloccando una a una quelle ferme da troppo tempo. I nuovi dati Istat su lavoro e export dicono mentre il Paese è fermo l’Emilia-Romagna cresce, ma non ci basta, vogliamo garantire ancora di più la qualità dell’occupazione, estendendo i diritti, e perché se l’Emilia-Romagna continua a trainare l’economia è un beneficio per tutti, non solo a livello locale”.

“Qui abbiamo le carte in regola- prosegue Bonaccini-. A fine legislatura, in 5 anni avremo mobilitato 20 miliardi di euro di investimenti grazie alle misure condivise con le parti sociali, di cui una quota importante è stata impiegata nel trasporto su ferro, segno del nostro impegno per la mobilità sostenibile. Alcune infrastrutture sono necessarie, dobbiamo continuare a spendere presto e bene per non fermarci e non perdere opportunità fondamentali e quindi far ripartire i grandi investimenti. In particolare, Passante di Bologna, Bretella Campogalliano-Sassuolo e Cispadana, sulla quale siamo pronti a investire altri 100 milioni di euro, diventano vitali. Al più presto si faccia partire la Campogalliano-Sassuolo e si convochi la Conferenza dei servizi sul Passante di Bologna. Sblocchiamo i cantieri bloccati dalla politica, nell’interesse dell’Emilia-Romagna e dell’Italia”, chiude il presidente della Regione.

Tutti i rappresentanti delle parti sociali e i componenti il del Patto del Lavoro intervenuti hanno ribadito l’importanza dell’incontro, chiesto l’avvio dei lavori e indicato altre opere prioritarie, che hanno bisogno di un input forte, a partire dal porto di Ravenna.