Sofia Stefani, l’agente di Polizia Locale uccisa ad Anzola Emilia lo scorso 16 maggio, era entrata a far parte del corpo di Polizia Locale di Cervia da pochi giorni in vista della stagione estiva. Stefani aveva già effettuato alcuni servizi di pattuglia e sarebbe rimasta in forza al comando romagnolo fino a settembre.
La notizia è riportata dal Corriere di Romagna oggi in edicola.

La donna, 33 anni, è stata uccisa da un colpo partito dall’arma di Giampiero Gualandi, ex comandante della Polizia Locale di Anzola Emilia. L’uomo, 62 anni, è accusato di omicidio volontario. Alla base del gesto, secondo gli inquirenti, ci sarebbe la relazione interrotta fra i due ormai da tempo. Gualandi però ha sempre detto che il colpo mortale è stato sparato per errore durante le operazioni di pulizia dell’arma. Tuttavia, l’uomo non sarebbe dovuto essere stato armato in ufficio.

Alla famiglia di Sofia Stefani sono arrivate le condoglianze del sindaco Massimo Medri e del comandante della Polizia Locale Giorgio Benvenuti.