“Ci scandalizza, ci indigna, ci disgusta, ma non ci meraviglia la vendita dei 500 ettari a 10 centesimi al mq dell’oasi naturale dell’Ortazzo/Ortazzino ad un gruppo fondato nella Repubblica Ceca.

Non ci meraviglia che la trattativa sia stata fatta in segreto con la benedizione degli enti pubblici e dell’amministrazione di Ravenna.

Non ci meraviglia perché a Ravenna e provincia si punta tutto su una visione otto/novecentesca del territorio, una classe dirigente non all’altezza e con legami profondi con le lobby distrugge oramai quotidianamente i beni comuni, promuovendo questo modello di sviluppo, ovviamente il PD è un garante di questo “Sistema Ravenna”, ma il problema è anche nel resto del tessuto “(im)prenditoriale”. È un Sistema con legami chiaro-scuri.

La cementificazione continua, a Ravenna partirà il mega progetto edilizio su via Mattei, A Lugo un asilo al posto di un parco, in tutta la provincia si continua a costruire e non si capisce bene per vendere a chi visto i tanti fallimenti di società edili. Negli ultimi 10 anni il suolo capace di assorbire acqua è stato drasticamente ridotto, Ravenna è seconda in Italia per consumo di suolo, terza come provincia;

Il rigassificatore e i pozzi di metano/gpl, hanno fatto buchi in giro per la provincia, ma le famose royalties che dovevano portare milioni di euro in cambio, promessi dai sindaci favorevoli, non si sono visti, la subsidenza e il peggioramento del territorio quelle restano e sono sicure. Il Sistema, i partiti in parlamento sono tutti d’accordo, promette ancora di peggio con il rigassificatore nel porto di Ravenna, in nome dell’autonomia energetica, inquineranno il mare dando una mano a chi specula sul costo del gas, non un kilo di gas rimane a disposizione dei territori, già nel 2023 nonostante i rincari l’Italia invece di abbassare i prezzi vende il gas in più, cioè si unisce agli speculatori.

L’invasione dei centri commerciali, un’altra conseguenza della cementificazione è la proliferazione dei centri commerciali, un modello di commercio che nel resto del mondo occidentale sta morendo da noi è vivo più che mai grazie anche al riciclo di denaro che genera, ovviamente pronunciare la parola “mafie” è vietata in questa provincia. Tra allargamenti degli esistenti e nuovi complessi nati il commercio locale, già soffocato dai grandi gruppi e dal franchising, sta sparendo soprattutto nei servizi essenziali e nelle frazioni.

Questo modello di sviluppo non ci piace, perché a crescere è solo la ricchezza per pochi, alla maggior parte delle persone resta un territorio distrutto e come abbiamo visto dall’alluvione, completamente abbandonato sia per la manutenzione sia per opere di tutela per il territorio e per gli umani che lo vivono. C’è chi si arricchisce e chi vede seppellire la propria casa dall’acqua e dal fango.
Non ci convincono lo scatto di reni fatti dagli amministratori regionali e locali del PD, troppo tardi signori
dove eravate fino ad ora? Ci sembra una presa di posizione dovuta per lo scandalo che ha suscitato. Ci domandiamo pure che fine abbia fatto quella finta sinistra finto-verde Coraggiosa, che amministra a Ravenna e in molte città della provincia insieme al PD e che da un pò di anni è muta, silenzio pagato con la poltrona per impedire il formarsi di una Sinistra che contrasti questa mala gestione.

Continueremo ad opporci a tutto questo e a costruire con le realtà attuali e future una politica e un’economia in linea con l’ambiente e con gli esseri umani”.