Faenza è sinonimo di cultura e vitalità imprenditoriale, di storia e innovazione, di unicità di talento e pluralità di vocazioni. Dal Museo Internazionale della Ceramica al fascino speciale di Brisighella, il marchio inconfondibile del territorio si abbina perfettamente da sempre al marchio altrettanto storico e radicato della Cassa di Ravenna, nata nel 1840 e da allora sempre privata e indipendente e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ora al taglio del nastro del suo trentennio di vita. Proprio la Fondazione è stata protagonista nel territorio di Faenza di ben 800 interventi complessivi, in questo trentennio, che hanno riguardato sia le realtà più importanti e di interesse internazionale, come le grandi mostre, con interventi determinanti per la realizzazione e la dimensione di questi eventi, sia la capillare rete di solidarietà, di volontariato, di assistenza e di beneficenza, nei confronti della quale la Fondazione ha agito in supporto agli enti ed organismi locali ed autonomamente con una presenza costante, significativa e attenta soprattutto alle situazioni di disagio e difficoltà. In totale sono stati erogati sei milioni di euro nei diversi settori di intervento.

Sono cinque infatti i settori individuati dalla Fondazione come aree di intervento principale nell’ambito della sua attività istituzionale, finalizzata ad interventi di utilità sociale: l’assistenza agli anziani ed alle categorie disagiate, cui è andata negli ultimi anni soprattutto l’attenzione principale, sia per le drammatiche emergenze che hanno colpito il territorio, ultima delle quali l’alluvione dello scorso maggio, sia per l’aumento delle categorie deboli; l’educazione, l’istruzione e la formazione, incentrati sul sostegno agli istituti scolastici e su progetti specifici; il volontariato, la filantropia e la beneficenza; la salute pubblica; l’arte, l’attività ed i beni culturali in un territorio di tradizione storico culturale di valore.

Il settore Assistenza Anziani e altre categorie disagiate è stato centrale per gli investimenti, soprattutto negli ultimi tempi, con uno stanziamento di 1 milione e 400 mila euro ai vari centri del comprensorio faentino. In particolare, a Faenza sono stati investiti 725 mila euro, con interventi importanti tra gli altri per il Progetto Hospice Villa Agnesina, la Parrocchia San Giovanni Battista in Pieve Cesato e numerosissime erogazioni a sostegno diretto delle attività svolte da Asp e Unione Romagna Faentina-Brisighella. A Brisighella gli oltre 180 mila euro investiti in particolare per il settore Anziani e categorie disagiate sono stati utilizzati da Casa di Riposo e Casa Protetta, a Solarolo progetti rilevanti hanno riguardato il Centro Anziani, a Castel Bolognese gli interventi sono stati per l’Associazione San Giuseppe e Santa Rita onlus Casa Novella e per la Casa Protetta/Casa di riposo di Fognano.  Molto affine al settore Anziani e Categorie Disagiate è quello del Volontariato, cui la Fondazione ha destinato oltre 350 mila euro. Finanziando a Faenza (oltre 180 mila euro complessivi) una serie continua di progetti per l’integrazione di giovanissime straniere attraverso il basket, approfittando anche delle strutture e della consolidata tradizione della squadra principale manfreda; altri progetti sono stati l’Accademia del Lavoro – La Scuola dei mestieri e l’Ambulanza Manfreda CosmoHelp. A Casola sono stati acquistati un defibrillatore ed altre attrezzature di soccorso, a Solarolo sono state finanziate varie iniziative dell’Associazione Monsignor Giuseppe Babini ed a Riolo con 30 mila euro è stata finanziata la Costruzione della Sala Operativa della Pubblica Assistenza. Inoltre l’ex Cinema Teatro Europa è stato recuperato per la Sala Polivalente della Parrocchia di San Giovanni Battista. A Brisighella (oltre 60 mila euro) sono stati finanziati il pullmino per il trasporto di persone anziane e dei disabili e i corsi di musica.

Faenza è città ricca di cultura e di eventi e la Fondazione è sensibile alla valorizzazione del territorio e della sua storia, oltre che delle sue vocazioni e potenzialità turistiche. Negli oltre due milioni e duecentomila euro investiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per le attività culturali di Faenza troviamo uno spaccato di vita della città manfreda: nella quale il Museo Internazionale della Ceramica rappresenta un’eccellenza assoluta di livello mondiale, per importanza, immagine, organizzazione, eccellente gestione e valorizzazione del territorio. Un capolavoro di talenti e di competenze che la Fondazione accompagna passo a passo nei suoi meritati e crescenti riconoscimenti internazionali: dalle grandi mostre, ultima delle quali in ordine di tempo quella del 2022 sull’Arte di Galileo Chini tra Liberty e Decò, al Premio Faenza fino al Concorso Internazionale delle ceramiche e alla Mostra dei Maestri del Concorso. Il perimetro degli interventi della Fondazione a Faenza è però molto esteso: tra i tanti progetti, da ricordare quello della fontana, metaforicamente fonte e flusso di un rapporto sempre più stretto tra la comunità e la Fondazione stessa. Uscendo dalla città, a Brisighella si ritrova la Fondazione in una serie di interventi (oltre 200 mila euro solo per la Cultura) tra i quali lo stanziamento per la Nuova Biblioteca Comunale e la valorizzazione della memoria storica e dei personaggi di Brisighella. A Casola oltre 260 mila euro per il recupero e restauro dell’Abbazia di San Giovanni Battista in Valsenio e per la Rassegna Teatrale <Casola è una favola>. Accanto agli investimenti nel patrimonio storico del territorio la Fondazione ha sempre sostenuto il lavoro e la passione delle persone, particolarmente quando è finalizzato ad altri. Prendono corpo così centinaia di interventi (41 a Brisighella, 11 a Castel Bolognese, 71 a Faenza, 10 a Solarolo, 17 a Riolo) a sostegno e a fianco delle più svariate attività sportive, dai centri di base per l’avviamento allo sport nelle diverse discipline al sostegno delle manifestazioni più seguite e frequentate.

Il rapporto tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e la comunità di Faenza è molto intenso, costruito su progetti, idee e condivisioni che attraversano tutte le più diverse aree di intervento. Una attività e una sensibilità possibili grazie all’autonomia della Banca, la Cassa di Ravenna, ed al circuito virtuoso con la sua Fondazione: autonomia che consente alla Fondazione di rafforzare annualmente il proprio patrimonio (passato da 99 milioni di euro iniziali agli attuali 174 milioni) e contemporaneamente di investire e decidere in loco gli interventi, potendo vivere ogni giorno i territori, la comunità e le esigenze e aspettative delle persone.

Ecco la tabella riassuntiva degli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna nel suo trentennio di attività per il comprensorio di Faenza.

Settore intervento Numero Interventi  Erogazioni
ARTE, ATTIVITA’ E BENI CULTURALI 208             2.748.603,28
EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE 102                  550.828,70
ASSISTENZA ANZIANI E ALLE CATEGORIE DIS. 103              1.387.833,09
SALUTE PUBBLICA 7               48.068,80
VOLONTARIATO, FILANTROPIA, BENEFICENZA 165  366.357,02
ATTIVITA’ SPORTIVE 151                485.962,29
SVILUPPO LOCALE 42                  3.000,00
TOTALI 778             5.897.268,88