Atti osceni in pieno giorno, aggressioni verbali, consumo di alcolici con abbandono di bottiglie e lattine anche nelle aree giochi, ubriachezza molesta, risse tra avventori, abbandono di rifiuti al Parco Mita. Le segnalazioni dei giorni scorsi da parte di alcuni cittadini, raccolte anche dalla stampa, diventano materia di una interrogazione in consiglio comunale depositata da Stefano Bertozzi, FDI, per chiedere alla giunta maggiori interventi delle forze di sicurezza nella zona. 

I fatti di questi giorni, segnalati alla stampa e segnalati anche a me in qualità di Consigliere Comunale, stanno dimostrando come le azioni di rigenerazione o pseudo rigenerazione da sole non portano ai risultati sperati. Non è sufficiente installare giochi, luci, panchine, campi da basket o da pallavolo, se contemporaneamente non si avvia un’opera decisa di ascolto della cittadinanza e controllo del territorio” critica Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d Italia in consiglio comunale.

“Quanto i residenti della zona Filanda hanno “pubblicamente denunciato” corrisponde alla verità, chiunque può rendersene conto, tutti coloro che vivono in quelle zono lo sanno, e sono certo che l’Amministrazione ne sia a conoscenza anche se come sempre minimizza.

E’ necessario muoversi in maniera diversa, è necessario anzitutto un’opera di ascolto e vicinanza che aiuti i cittadini a trasformare le denunce pubbliche in denunce formali alle autorità competenti, questo è indispensabile per togliere ogni alibi a chi si sta mostrando ancora troppo timido sulle soluzioni da adottare che si chiamano presidio e controllo continuo e sistematico del territorio” chiede Bertozzi.

“Se è vero parzialmente che il Comune di Faenza da solo non può farcela, è altrettanto vero che non sono state attivate da parte dell’Assessorato alla Sicurezza tutte le leve necessarie per fare la propria parte, il problema continua ad essere negato, non vengono utilizzati gli strumenti a disposizione (come la convenzione gratuità con l’Unità Cinofila ad esempio), il progetto di riorganizzazione del Corpo della Polizia Municipale – studiato, consulenziato a pagamento e illustrato in ogni dove – non è dato sapere che fine abbia fatto” critica il consigliere di minoranza.

“La Centrale Operativa di cui si parla dall’insediamento di questa Amministrazione, ormai tre anni fa, è ancora in divenire, il 2024 ce la “regalerà” o dovremmo aspettare oltre? 

Sono domande queste a cui si deve dare una risposta immediata ed efficacie, gli strumenti che come opposizione abbiamo a disposizione sono questi: chiedere, proporre e portare a conoscenza della città, altro al momento non possiamo fare”.

 

Il testo del documento presentato in consiglio comunale:

Premesso che:

Sono sempre più numerose le segnalazioni pervenute allo scrivente che descrivono una situazione di nuova e forte recrudescenza di episodi “di insicurezza” per non dire “criminosi” nell’area ormai nota del Parco Mita.

Sono stati segnalati atti osceni in pieno giorno, aggressioni verbali, consumo di alcolici con abbandono di bottiglie e lattine anche nelle aree giochi, ubriachezza molesta, risse tra avventori, abbandono di rifiuti.

In orario tardo pomeridiano gruppi sempre più numerosi di cittadini extracomunitari non meglio identificati, occupano intere aree rendendole di fatto non utilizzabili a causa di comportamenti aggressivi 

Nei giorni scorsi una parte di queste situazioni è stata resa pubblica a mezzo stampa

Considerato che:

L’area è stata già oggetto di intervento da parte dell’amministrazione comunale con interventi di riqualificazione mirata (campo da pallavolo, basket, area giochi attrezzata per bambini, arredo urbano, sistema di illuminazione, ecc.) e utilizzo di abbondanti risorse economiche.

Rilevato che:

I fatti che si stanno via via susseguendo dimostrano che questo genere di attività, queste pseudo rigenerazioni, se lasciate al caso e decontestualizzate rispetto ad un più ampio ambito che poggi sul controllo e sul presidio urbano quale primo elemento di stabilizzazione, non portano un effettivo e duraturo beneficio alla qualità della fruizione, né tantomeno da sole sono in grado di risolvere il problema della sicurezza né effettiva né percepita dalla cittadinanza.

Così come non possono essere solo le denunce formalmente inoltrate all’autorità competente il metro per giudicare la necessità di interventi e l’esistenza di problematiche di ordine pubblico e sicurezza, anche in considerazione del fatto che spesso le stesse non vengono fatte per paura di essere poi lasciati soli o comunque perché ritenute inutili.

INTERROGA

IL SINDACO E LA GIUNTA

PER CONOSCERE

E’ a conoscenza l’Amministrazione Comunale dei fatti sopra rappresentati?

Se no, l’Assessorato alla Sicurezza si è attivato presso i residenti per capire qual è l’effettiva portata del problema e da dove nascono queste continue segnalazioni?

Se sì, non ritiene opportuno l’Assessore alla Sicurezza che il tema vada approfondito eventualmente anche aiutando i cittadini segnalanti a formulare precise e circostanziate denunce?

Ed ancora non ritiene opportuno l’Assessore alla Sicurezza avviare dei veri e propri percorsi informativi che spieghino ai cittadini in maniera chiara quanto è importante attivare i corretti iter di denuncia così da potersi attivare sui tavoli competenti per ottenere mezzi e uomini aggiuntivi?

Non ritiene opportuno l’Assessore alla Sicurezza utilizzare finalmente in maniera fattiva e concreta quella che oggi appare come una inutile e totalmente sotto-utilizzata convenzione con l’Unità Cinofila?

Intende l’Assessore alla Sicurezza richiedere alle forze di polizia l’avvio di indagini mirate sull’area in questione?