Maltempo, Lugo

“Ora che la prima fase emergenziale sta terminando, è necessario guardare avanti, verso un orizzonte temporale che non sia solo quello delle prossime elezioni ma piuttosto quello delle prossime generazioni.

E’ innegabile che i cambiamenti climatici stiano cambiando il nostro modo di vivere ma nell’attesa di trovare soluzioni che necessariamente devono coinvolgere tutti gli abitanti del pianeta, dobbiamo fare i conti con la realtà del nostro territorio troppo fragile per sopportare il continuo aumento, da un secolo in qua, di nuove costruzioni che rende sempre più impermeabile il terreno. E’ altresì evidente che le politiche per la salvaguardia e la messa in sicurezza dei nostri territori non fossero prioritarie e siano quindi state trascurate.

Quello che è successo a maggio in Romagna, in Bassa Romagna e in particolare a Lugo, Conselice, Sant’Agata, Massa Lombarda e Bagnacavallo, era inimmaginabile e di conseguenza non eravamo pronti ad affrontarlo.

E’ però necessario analizzare se qualcosa non ha funzionato nella gestione della emergenza. Non tanto per trovare dei capri espiatori o dei colpevoli, ma per correggere gli eventuali errori e prepararci ad affrontare meglio le calamità naturali in futuro.  Gli Enti e le Istituzioni coinvolte in questa emergenza devono individuare con la massima urgenza le opere e le infrastrutture idrogeologiche che mettano il territorio in sicurezza. E vigilare perché vengano realizzate al più presto.

La politica deve fare la sua parte, per questo accogliamo con favore la richiesta di una commissione di indagine in consiglio comunale a Lugo, un approccio istituzionale per un confronto franco e trasparente, dove anche i gruppi di minoranza possano essere informati e collaborare alla fase della ricostruzione.

Contemporaneamente vanno migliorati i piani di emergenza, le cui carenze sono risultate evidenti a tutti.

Nell’attesa che il Governo nomini il commissario straordinario, che serve subito, appoggiamo anche la richiesta di convocare una commissione per la pianificazione delle attività di supporto alle emergenze e una commissione per la trasparenza sulla spesa dei fondi dedicati al risarcimento dei cittadini che l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna di concerto con le amministrazioni comunali si troverà a gestire, con particolare attenzione a quelli provenienti dalle donazioni.

Cogliamo l’occasione per ringraziare i numerosi volontari che hanno offerto tempo e risorse per aiutare gli alluvionati, il personale delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, i Sindaci e tutto il personale dei Comuni e dell’Unione che non hanno dormito per giorni né fatto rientro alle proprie case,  impegnati nella difficile gestione di questa emergenza. Stiamo attraversando un momento difficile, non possiamo permetterci di perdere tempo o dissipare risorse preziose, serve coesione e non contrapposizione, le informazioni sono alla base di un dialogo costruttivo che deve coinvolgere tutti perché l’acqua che ci ha travolti non ha colore politico”.