Sabato 6 aprile, alle15, il Cinema Sarti di Faenza ospita ‘Voglio correre un’avventura nell’impossibile’, il docufilm ufficiale di ‘dottorcosta TEAM’.

Il dottor Claudio Marcello Costa è una vera celebrità nell’ambito del motorsport. Appassionato di motori, ad appena 16 anni, da spettatore dietro a una balla di fieno nella curva delle Acque Minerali, malgrado il divieto da parte del padre ideatore del circuito di Imola e organizzatore di eventi motoristici, dopo la caduta di un motociclista, Costa corse in pista spostando il pilota e la sua motocicletta togliendoli dalla traiettoria di altri concorrenti che sopraggiungevano. Dopo quell’episodio come lui stesso spiegò “decisi di dedicare la mia vita e la mia professione a salvare i piloti”. Questo lo portò, dopo la laurea in medicina, ad assicurare la sua presenza nel corso degli appuntamenti come medico rianimatore fino a fondare, nel 1977, la prima Clinica Mobile, una vera istituzione nel campo della sicurezza per i piloti impegnati nelle gare motociclistiche. Da quell’anno l’impegno di Costa è continuato fino a rendere la Clinica Mobile un vero e proprio ospedale viaggiante, non solo a disposizione dei piloti ma di quanti nei giorni delle competizioni sportive vivono gli eventi assicurando sempre prestazioni mediche e infermieristiche professionali. Negli anni il rapporto tra Claudio Costa con la sua Clinica Mobile e le competizioni in pista si consolidò diventando una istituzione nel campo medico della sicurezza con migliaia di primi soccorsi eseguiti e la gratitudine di team e piloti spesso letteralmente strappati alla morte proprio per la prontezza di intervento.

Una storia che oggi diventa un film per ripercorrere l’impegno e la dedizione di Claudio Costa al motorsport e a tutti quelli che vivono gli sport dei motori assicurando sempre la presenza di una unità medica nel campo della sicurezza.

La proiezione del film sarà anticipata da un momento istituzionale alla presenza del sindaco di Faenza, Massimo Isola, il vicesindaco, Andrea Fabbri, l’avvocato Carlo Costa, e ovviamente il dottor Claudio Marcello Costa. Ad arricchire il parterre i campioni Virginio Ferrari, Vinicio Salmi, Luca Cadalora, Pierpaolo Bianchi e Carlos Lavado.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Claudio Marcello Costa è nato a Imola il 20 febbraio 1941.  Dopo gli studi classici si laurea in Medicina e Chirurgia nell’anno accademico 1966/67.  Negli anni seguenti consegue le specializzazioni in Ortopedia, Traumatologia, Fisiochinesiterapia e Medicina dello Sport. Ha svolto la professione di Medico Traumatologo per venti anni, dal 1967 al 1986, presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna.  Nel 2005 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Genova.  Il 23 aprile del 1972 il padre Checco, inventore e creatore dell’autodromo di Imola e organizzatore delle più belle gare della storia del motociclismo, gli affida il compito di Responsabile Medico del Pronto Soccorso in pista per la prima 200 Miglia Daytona d’Europa. Questa modalità di soccorso, apprezzata da tutti i piloti del motomondiale, è tuttora imitata nel mondo del motociclismo. Il 3 febbraio del 1977 ha presentato la sua più bella invenzione, la prima Clinica Mobile.  In seguito, ne ha costruite altre quattro, di cui la terza, donata allo Stato del Senegal, opera lungo le rive dello Zambia per portare assistenza e cura laddove speranza di cure non esistevano. La quarta e la quinta Clinica Mobile sono tuttora presenti nei Campionati del mondo della Superbike e della MotoGP.  Tutti, e in particolare i piloti, hanno trovato e trovano tuttora nelle Cliniche Mobili un aiuto medico insostituibile e le hanno considerate come un altare per celebrare il rito magico di risorgere dalle ferite, dalle fratture e dalle malattie, per continuare a inseguire i loro sogni. Dal 1976 al 1996, per venti anni, è stato Medico Federale della Federazione Motociclistica Italiana e membro della Commissione Medica della Federazione Motociclistica Internazionale.  Dal 1992 al 2013 è stato Medico Responsabile dell’IRTA (International Road Racing Teams Association).  L’11 gennaio 2007 gli è stata conferita la Stella d’Oro al merito sportivo.