“Anche a Faenza crescono i contagi nella scuola: abbiamo insegnanti e classi in quarantena, ed abbiamo famiglie in difficoltà per la sospensione scolastica dei loro figli. I nonni non sono più le ancore di salvezza delle famiglie perché anche loro vanno protetti e quindi allontanati dai loro nipoti” Faenza Coraggiosa entra all’interno del dibattito creatosi con la proclamazione della zona “arancione scuro” in quasi tutta la Romagna e con la conseguente chiusura delle scuole e le relative conseguenze a danno delle famiglie.

“È necessario che la politica affronti questo disagio. La sospensione didattica ricade sui genitori, anche su quelli che avrebbero la possibilità e il diritto di usufruire del lavoro agile (o lavoro da casa), ma li vede costretti a non poterlo utilizzare per ostacoli normativi e gestionali che di fatto li costringono a ricorrere a ferie o a congedi parentali, con conseguente erosione dell’economia familiare

All’inizio dell’anno scolastico, la scuola ha chiesto alle famiglie di sottoscrivere un nuovo patto di responsabilità proprio per creare un’alleanza per affrontare insieme l’emergenza covid. Ora avvertiamo il malumore, il disagio e la stanchezza degli insegnanti. Nel limite delle possibilità concrete, crediamo sia utile e necessario che l’amministrazione comunale promuova al più presto un confronto con le organizzazioni di rappresentanza delle imprese e dei sindacati per agevolare, dove possibile, la fruizione del lavoro agile o di altre forme di flessibilità dell’orario di lavoro che permettano ai genitori di seguire i propri figli.

Se vogliamo una scuola sicura dobbiamo far sì che il primo ad essere vicino alle famiglie e a creare le condizioni perché ciò avvenga siano proprio lo Stato e le Amministrazioni pubbliche”.