Sabato 15 apertura di” Saline di Cervia” mostra fotografica di Marcello Tumminello e domenica 16 tornano i laboratori artistici per bambini con il sale. A MUSA anche tre presepi unici

Saline di Cervia – dal 15 dicembre al 27 gennaio

Il fascino delle saline di Cervia ha colpito vivamente Tumminello che ha approfondito lo studio sul nostro ambiente ed ha creato una selezione di immagini in bianco e nero che vuole ricostruire, dal punto di vista emotivo, l’ambiente magico della salina enfatizzando i suoi paesaggi “metafisici e lunari”.Le immagini di grande formato ( cm 70×100) sono cariche di grande suggestione

L’autore stesso ci dice:“Le fotografie scelte vogliono far comprendere che nelle saline esistono situazioni in grado di restituire emozioni e rievocazioni quantomeno impensabili. La salina ha un suo mondo inimmaginabile, per chi guarda e non osserva, molto vi è di nascosto dietro gli specchi d’acqua ed il portale di accesso all’opificio”

Oltre all’attività di avvocato Marcello Tumminello, è fotografo per passione. Ha al suo attivo oltre 10 libri di fotografia a documentazione del territorio, oltre alla realizzazione di numerose mostre e concorsi e calendari fotografici. La passione dell’artista sta nello studio e nella esplorazione dei luoghi ai fini di creare un racconto fotografico che includa luoghi e abitudini delle persone.

Sale e Arte- Gioca al Museo!

Tornano a MUSA, museo del sale di Cervia le iniziative dedicate ai bambini domenica 16 dicembre. Il museo apre le porte al pubblico dei giovanissimi con attività che si sviluppano all’interno della struttura fino a marzo 2019. Si tratta di attività dedicate ai bambini nelle domeniche pomeriggio organizzati da Cooperativa Atlantide e Associazione culturale “Cervia incontra l’Arte”

Domenica 16 dicembre dalle 15.00 alle 17.00 si svolgerà l’incontro dal titolo “Sale e Arte”, pittura creativa con il sale a cura della Cooperativa Atlantide. Il laboratorio è gratuito.

I presepi di MUSA

Quello più originale è il presepe di sale. La composizione è stata costruita con una tecnica artigianale piuttosto complessa. Le sculture che compongono il presepe sono state create nel 1992 da Agostino Finchi, un salinaro la cui passione e maestria si sono manifestate nella realizzazione di oltre quindici personaggi che mettono in scena la Natività più classica. Le statuine, alte dai 10 ai 40 centimetri, sono state realizzate attraverso la cristallizzazione guidata del sale, una tecnica molto particolare che richiede grande cura e consiste nel correggere giornalmente e manualmente la cristallizzazione per dare al sale la forma voluta. L’intero presepe è conservato in una teca di vetro che lo ripara dagli sbalzi di temperatura e dall’umidità.

Negli spazi del museo si trova anche un secondo presepe piuttosto particolare. Si tratta della Natività rappresentata nella tipica capanna in giunco dei salinari. Le statue a grandezza naturale, in terracotta patinata plasmate su una struttura di sostegno in metallo, sono state realizzate da Paolo Onestini, figlio di Giacomo Onestini, famoso ceramista cervese a fine anni ’80. Si tratta di figure della Natività che fanno parte di una serie di realizzazioni che rappresentano i salinari al lavoro e figure della vita in salina. All’interno del museo sono sempre visibili infatti un finanziere nella sua postazione dentro alla garitta (costruzione in muratura da cui si faceva la guardia al sale), un salinaro che spinge il carriolo e uno che utilizza la gottazza, lo strumento usato per spostare l’acqua da un bacino basso ad uno più alto. Le figure sono vestite con abiti del periodo realizzati con grande passione da una “azdora” (signora) cervese.

Sempre a MUSA si trova un presepe molto originale donato al Comune di Cervia dai familiari del suo costruttore, Mario Boselli. Si tratta di un presepe animato che rappresenta i luoghi e i personaggi della città di Cervia. Si vede la salina Camillone con i salinari al lavoro, la burchiella che porta il sale ai magazzini, il faro che indica con il suo fascio di luce, la giusta direzione ai naviganti. Oltre a mestieri più diffusi sono rappresentate attività tipiche della località fra le quali la pesca con i pescatori impegnati con canne e bilancini sulla palèda del porto e i boscaioli che tagliano tronchi di pino. La costruzione di questo capolavoro di tradizione e meccanica è stato realizzato in oltre 20 anni di lavoro.

Dal 22 dicembre al 6 gennaio il museo sarà aperto tutti i giorni dalle 14.30 alle 19.00