“Non e’ bastato un anno di sacrifici, figli di disservizi, inadempienze e scuse grossolane, i cittadini, turisti e residenti e le attività economiche di Porto Corsini e Marina Romea passeranno anche il mese di aprile senza poter percorrere la via Baiona, con danni economici e disservizi davvero incalcolabili.

“Appena un mese” per l’assessore Del Conte, peccato che proprio aprile porti con se’ Pasqua ed il ponte del 25, appuntamenti che rappresentano l’apertura della stagione 2022, con le ricadute di carattere economico ed organizzativo che e’ facile immaginare.
E’ davvero inaccettabile allora leggere oggi sulla stampa l’ennesima affermazione sommaria ed improvvisata dell’assessore secondo la quale “sarebbero già in atto tutte le operazioni per accelerare le attività” affermazione che letteralmente offende l’intelligenza di chi ascolta.
Di quali attività si tratterebbe esattamente, dopo un anno intero durante il quale si è concesso alla ditta esecutrice di fare e raccontarci di tutto?
Ma una nota positiva nelle affermazioni dell’assessore c’è: fra le giustificazioni addotte e’ finalmente sparita (probabilmente per pudore) quella (peraltro deliberatamente falsa) relativa alle presunte “maree anomale” che avrebbero causato un ritardo nei lavori, e che hanno causato invece episodi di ilarità collettiva, sostituita oggi dal fatto che sotto al ponte più piccolo “l’acqua sfiori quasi la struttura e in caso di rialzo della marea arrivi spesso a toccarla”.
Ancora davvero troppo poco per chi come noi, esercitando quel diritto/ dovere di controllo che spetta ai consiglieri comunali, si è ripetutamente recato sul posto trovando il cantiere desolatamente vuoto (anche sotto al ponte, dove ovviamente ci siamo preoccupati di guardare, come la foto allegata scattata in uno splendido pomeriggio di sole del febbraio scorso).
All’assessore resta solo una strada, per non continuare a prendere (e a farai prendere) in giro: cominciare a seguire giorno dopo giorno, anche di persona se serve, l’andamento delle presenze in cantiere, non senza aver riflettuto a fondo sull’eventualità di porgere le proprie scuse ai cittadini delle due località e non senza aver valutato con serietà e coscienza se sia ancora possibile qualche forma di ristoro: i lidi nord (e nessun cittadino in realtà) non meritano davvero questo trattamento.”