È sempre più urgente la questione delle le visite sportive di idoneità post Covid, tantissimi sono i giovani bloccati nell’attività sportiva per l’impossibilità di ottenere il parere medico per il “return to play”.

La settimana scorsa anche il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, in qualità di presidente UPI, ha inviato una lettera al Ministero della Salute per chiedere di rivedere le norme attualmente vigenti che prevedono una lunga serie di accertamenti diagnostici.

Da settimane anche il consigliere del PD Fabio Bazzocchi sta lavorando per costruire una soluzione al problema che sta travolgendo moltissimi sportivi.

“Le medicine sportive – ha dichiarato Bazzocchi – al momento non riescono a sostenere la quantità di visite d’idoneità aggiuntive rispetto a quelle annuali previste dal protocollo per la ripresa dell’attività sportiva agonistica dopo infezione da Covid-19. I tempi di attesa sono troppo lunghi e rischiano di allontanare definitivamente molti ragazzi dalla ripresa dell’attività sportiva.

Ne abbiamo parlato con la Figc dell’Emilia-Romagna e con molti medici del territorio per capire quali soluzioni possano essere messe in atto, dagli open day all’apertura straordinaria di ambulatori ad hoc. Anche stabilire un prezzo calmierato sarebbe un segnale importante per aiutare le famiglie con difficoltà economiche.

Pur mantenendo il principio della massima tutela della salute degli sportivi, monitorando le loro condizioni fisiche prima di un ritorno sui campi di gioco, è chiaro che lo smisurato numero delle richieste e le lunghissime attese per gli accertamenti stanno creando troppi problemi. Si potrebbe per esempio prevedere, come suggerisce il sindaco, di valutare l’esonero di alcune categorie, come ad esempio coloro che hanno contratto il Covid in maniera totalmente asintomatica e valutare la possibilità di sospendere tale ulteriore accertamento rinviandolo alla ordinaria visita annuale, o almeno per prevederne la prescrizione solo in alcuni casi specifici, come ad esempio per chi ha subito un ricovero.

Insomma è sempre più improrogabile la ricerca di una soluzione e stiamo lavorando insieme alle associazioni per risolvere nel minor tempo possibile il problema di tanti giovani sportivi.”