Vincenzo Costa, Presidente Nazionale Auser , ha scritto una lettera aperta al giovane volontario che consegnava farmaci a domicilio picchiato e derubato da un gruppo di ragazzini lo scorso 6 aprile.

“Caro Volontario, 

scusami se mi permetto di scriverti in tono confidenziale, ieri sera sono stato messo a conoscenza di quanto è accaduto a Ravenna causando danni fisici e morali alla tua persona. 

Un’aggressione è sempre un fatto increscioso e carico di viltà, diventa insopportabile se una persona generosa e altruista come te la riceve nel momento in cui sta donando alla collettività tutta, e alle persone più fragili, parte del suo tempo in modo assolutamente solidale e gratuito.

Chi ha scatenato le proprie frustrazioni, la propria ignoranza, nei confronti della tua persona merita di essere punito severamente e possibilmente rieducato, stiamo parlando di ragazzi minorenni che o non hanno mai conosciuto o hanno perso i valori e le regole della convivenza civile. 

Hanno commesso un atto ingiustificabile, sono comportamenti che una società sempre più individuale, egoista, egocentrica, genera, purtroppo sono tante le persone che pensano solo a soddisfare i propri bisogni arrivando a non rispettare le persone che gli stanno accanto, che incontrano per strada, così nascono i tanti episodi irrazionali come quello che tu hai subito, atti che non hanno una logica, non hanno una spiegazione sono solo carichi di violenza, arroganza e di viltà, finiscono per ridurre a brandelli il senso morale dell’umanità. 

Voglio esprimerti tutta la vicinanza e la solidarietà della nostra associazione in un momento in cui stai vivendo una sofferenza si fisica ma soprattutto morale, ti starai chiedendo perché da un nobile gesto di altruismo come quello di prestarsi a compiere un’attività di volontariato ci si possa trovare ad essere vittima di un atto ignobile. Non c’è nessun legame tra l’attività che stavi svolgendo e la violenza gratuita che hai subito, poteva toccare a chiunque si fosse trovato a passare nel luogo dove sei stato aggredito, l’unica spiegazione possibile sta nella degenerazione di valori che le nostre comunità stanno vivendo. 

Allora è importante non abbattersi reagire, si può costruire un mondo migliore dove ci sia il rispetto delle persone, dell’ambiente, dei beni comuni, dove si possa vivere in armonia con se stessi e con gli altri evitando soprusi, violenze e mettendo al bando la legge del più forte. Si può ripartire dalle persone che come te hanno dimostrato di avere senso civico, altruismo, che sono capaci di tendere una mano verso chi ha bisogno, grazie Marco per quello che fai e per la speranza che rappresenti. 

La nostra associazione rimane a disposizione per qualsiasi cosa ti sia necessaria. Ti invio un grande augurio di pronta guarigione e di Buona Pasqua a te e alla tua famiglia”