In via Zirardini è visibile una nuova mostra, a cielo aperto, di manifesti artistici dedicata al sito Unesco di Ravenna, in occasione del 50° anniversario della Convenzione Unesco sul patrimonio mondiale. Un confronto tra le immagini d’epoca degli archivi della Classense e quelle attuali degli otto monumenti Unesco della città: il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale, la Cappella di Sant’Andrea, la Basilica di Sant’Apollinare nuovo, il Battistero degli Ortodossi, il Battistero degli Ariani, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e il Mausoleo di Teodorico.

“Chiudiamo questo secondo anno di sperimentazione con la Galleria a cielo aperto di via Zirardini – ha dichiarato l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – con una selezione di foto dedicate ai nostri monumenti Unesco. Dal prossimo anno questa iniziativa diventerà anche un archivio digitale”.

“L’insieme dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini di Ravenna è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell’arte del mosaico. Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea”. Con questa motivazione, Ravenna, città di grande ispirazione per scrittori, artisti e viaggiatori, da Dante a Byron, da Klimt a Cole Porter, è stata sancita patrimonio Unesco nel dicembre del 1996, data in cui sono stati iscritti nella lista dei luoghi da proteggere e valorizzare i monumenti paleocristiani della città.
Il progetto realizzato dal Comune di Ravenna è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, della Direzione musei Emilia-Romagna e della Biblioteca Classense.