Nell’ambito dell’edizione 2018 della “Settimana del Contemporaneo” e della 14esima Giornata Internazionale dell’arte contemporanea indetta da AMACI, il MIC di Faenza, ha già inaugurato il 12 settembre “Vertigo. Walking on the edge of the tone” la mostra personale di Alessandro Roma, a cura di Irene Biolchini, frutto del lavoro di oltre un anno dell’artista che ha vissuto, frequentato e prodotto otto nuovi lavori in ceramica all’interno di laboratori didattici del MIC di Faenza fondati da Bruno Munari. La mostra, che sarà visitabile fino al 21 ottobre, oltre alle ceramiche espone le grandi stoffe dipinte nell’ultimo anno, dando vita a un allestimento che amplifica la forza cromatica delle ceramiche ed esponendo lo spettatore ad un circuito che passa senza soluzione di continuità dalla pittura, alla scultura, alla ceramica.
Seguendo questa filosofia di continuità tra le arti il 12 ottobre, alle 18, la danzatrice Paola Ponti eseguirà una performance in dialogo con le opere in mostra, frutto di un attento e poetico carteggio avvenuto tra l’artista e la danzatrice.
Il 13 ottobre, alle 18, insieme all’artista in dialogo con la curatrice Irene Biolchini e la direttrice del MIC Claudia Casali, verrà presentato il catalogo della mostra, prodotto con il prezioso contributo di z2o Sara Zanin Gallery di Roma e la Yamamoto Keiko Rochaix di Londra ed edito da Silvana Editoriale. Il volume si divide in due parti: una parte raccoglie gli scatti dell’installazione site specific al MIC e l’altra le ricerche che Alessandro Roma che ha condotto negli ultimi anni. All’interno del catalogo i contributi sono di Irene Biolchini, curatrice della mostra, e di Marina Dacci, che da anni segue il lavoro dell’artista.

Alessandro Roma (Milano, 1977)

Dopo aver trascorso  alcuni anni a Londra ora  vive e lavora a Milano. Ha studiato all’Accademia di Brera e successivamente ha partecipato a una residenza artistica alla Künstlerhäuser Worpswede (Germania). Nel 2007 ha preso  parte alla IV edizione dell’ International Painting Prize, Diputación de Castellón del Museo de Bellas Artes de Castellón. Il suo lavoro è stato esposto musei e gallerie internazionali tra cui: Biennale di Praga (2009) , Mart di Trento e Rovereto con la personale  Humus (2011).
Tra le sue mostre personali si ricordano: Vertigo. Walking on the edge of the tone, MIC Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza a cura di I.Biolchini, Faenza (upcoming); The vivid dream,  Yamamoto Keiko Rochaix gallery, Londra (2017) ; Swamp, Museo di Villa Croce, Genova (2016); One foot in the world and the other in the stillness, Z2o Sara Zanin Gallery, Roma (2016); Solo show Sobering Gallery, Art Brussels, Bruxelles (2015); Solo show, Coburn project, Londra (2015); Locus amoenus, Sobering gallery, Parigi (2014); Organizzazione organica di forme, Contemporary art Museum, Lissone (2014); Enclosure, Paradise Row gallery, Londra (2013); Il sole mi costrinse ad abbandonare il giardino, Brand New Gallery, Milano (2012); Unfolding the Folds, Galerie Alexandra Saheb, Berlino (2011); Sites of action, Scaramouche gallery, New York (2011).