“Sulla salute dei ravennati non si scherza. E le dirette istituzionali sui social ogni settimana, così come le scuse tardive e anche un po’ fasulle per i disservizi del nostro PS, sono solo chiacchiere inutili che non migliorano di un millimetro la situazione, per molti aspetti tragica, della sanità ravennate” afferma Veronica Verlicchi, Capogruppo della lista civica La Pigna.
“Vanno garantiti servizi sanitari  rispondenti alle esigenze della comunità ravennate e non quelli decisi a tavolino dalle logiche partitiche e dagli equilibri fra istituzioni, ben lontani da ciò di cui il nostro territorio ha bisogno. Una situazione deficitaria quella del ravennate, già prima della pandemia. Scelte sbagliate e scelte non fatte che hanno portato al depauperamento delle eccellenze del nostro Ospedale cittadino, creando un’offerta di servizi frammentaria e a volte persino inadeguata” prosegue Verlicchi. 
“E non si può certo dire che il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale sia esente da responsabilità. Anzi. Affermiamo senza timore di smentita che lui più dei suoi predecessori porta le colpe dei notevoli disagi che il nostro territorio subisce oggi.  In questi ultimi anni, infatti, gli investimenti nella sanità ravennate sono stati scarsissimi e spesso si é assistito al dirottamento di fondi ingenti a favore di altre città emiliano romagnole. Sulla sanità ravennate si é abbattuta tutta l’inadeguatezza del Sindaco de Pascale e del Pd ravennate. E a farne le spese, ancora una volta, sono e saranno i ravennati” dichiara Veronica Verlicchi. 
“Le responsabilità di de Pascale si riassumono tutte nei suoi 29 incarichi tra i quali spicca il suo ruolo all’interno della conferenza sociale sanitaria territoriale dell’Ausl Romagna: organo che ha funzioni di indirizzo, programmazione, valutazione e vigilanza in materia di sanità. E c’è di più: nella recentissima ripartizione dei fondi per le strutture sanitarie regionali, 146 milioni di euro, non risulta neppure un centesimo destinato all’Ospedale di Ravenna. Ancora una volta. Michele de Pascale, quindi, assiste all’esclusione dell’ospedale di Ravenna, in un silenzio politico complice e penalizzante dei suoi cittadini” continua Verlicchi. 
“E’ chiara la volontà politica del Presidente della Regione, il Dem Stefano Bonaccini, con il palese assenso del suo compagno di partito de Pascale, di declassare  Ravenna in favore del costruendo ospedale di Cesena. Il Pronto Soccorso della nostra città é in piena emergenza da almeno 10 anni, a causa della mancanza di spazi, di personale e di attrezzature adeguate che costringono medi ed infermieri a fronteggiare ogni giorno difficoltà abnormi” afferma la Capogruppo de La Pigna. 
“Diverse Case Residenziali per Anziani, dove si registrano  troppi pazienti infetti e purtroppo numerosi decessi, nonostante le promesse di Ausl Romagna, si vedono negare il personale sanitario a surrogare quello rimasto contagiato. Con conseguenti ed inimmaginabili difficoltà. Le case della salute, che nelle promesse elettorali di de Pascale, dovevano elargire servizi completi ed adeguati sul territorio al fine di alleggerire il flusso di pazienti al CMP e al Pronto Soccorso, sono in realtà scatole vuote. In taluni casi, addirittura, sono diventate di fatto sedi di associazioni amiche del Pd ravennate, precludendo così spazi indispensabili per servizi necessari alle locali comunità quali quelli di geriatria, cardiologia, ecc ecc.   Altre, sempre parte delle promesse elettorali di de Pascale, come quella della darsena o di Castiglione di Ravenna, sono ancora solo chiacchiere” prosegue Verlicchi. 
“Il servizio di guardia medica é spesso intasato e altrettanto spesso rimanda al Pronto Soccorso. La copertura dei medici di base non é parametrata alle esigenze dei cittadini. Vi sono anche località che soffrono della mancanza di un medico di base o che tremano quando questo va in pensione, poiché trovare un sostituto rappresenta oggi un’impresa a dir poco ardua.  L’assistenza domiciliare per i malati di Covid é allo sbando, con poco personale a fronte di richieste sempre più numerose” dichiara Verlicchi. 
“É evidente che c’è un grosso e importante problema che infetta la gestione della sanità ravennate. In questi anni, ed in particolare in questo ultimo, abbiamo più volte chiesto al Sindaco de Pascale di rispondere dei tanti problemi legati alla sanità ravennate. Per contro abbiamo ricevuto in risposta il silenzio di de Pascale. Ora, le scuse che Michele de Pascale ha rivolto ai cittadini tramite un comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri e non senza un ammonimento ai cittadini, rappresentano un mea culpa tardivo, tutt’altro che autentico ma sopratutto strumentale per un Sindaco, de Pascale appunto, che fra pochi mesi dovrà cercare di farsi rieleggere dai ravennati per un incarico che mai ha voluto e che, in questi anni, ha svolto troppo distrattamente” conclude Veronica Verlicchi.