Veronica Verlicchi, Capogruppo La Pigna, attacca il Sindaco de Pascale e l’Assessore alla cultura Elsa Signorino in merito all’ “imbarazzante indifferenza” dopo la notizia della nomina del ravennate Claudio Spadoni nel direttivo dell’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia-Romagna (IBC).

“Claudio Spadoni é l’unico tra i membri del Consiglio Direttivo dell’IBC  a vantare competenze di alto livello e di grande spessore in storia dell’arte. Per noi della lista civica La Pigna  – sottolinea la Verlicchi – la chiamata del Prof. Claudio Spadoni a ricoprire questo prestigioso incarico deve rappresentare motivo di orgoglio per tutto il mondo culturale ravennate e per tutti i cittadini.

L’imbarazzante silenzio della nostra Amministrazione, ed in particola del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura, é un evidente segnale di disappunto da parte del Partito Democratico locale, abituato a tenere alla larga le persone competenti e di talento per valorizzare e premiare l’appartenenza politica e la mediocrità.

É un dato di fatto che Claudio Spadoni sia riuscito, in breve tempo, a portare il nostro Mar ad essere uno dei musei più apprezzati in Italia, dopo avere ereditato un Museo in condizioni disastrose a causa della precedente gestione Morelli, marito, peraltro dell’Assessore Signorino.

Oggi il Mar – prosegue la consigliera – grazie all’incompetenza di chi lo gestisce, Assessore Signorino e Direttore Tarantino in primis, sta precipitando vertiginosamente verso l’anonimato.

Non spendere neppure una parola di elogio e di congratulazioni per il nuovo prestigioso incarico del Prof. Claudio Spadoni é un atteggiamento che la dice lunga sull’inadeguatezza del Pd  nel governare Ravenna.

De Pascale e la Signorino si prodigano nella propaganda di non meglio precisati progetti culturali per far emergere Ravenna nel panorama internazionale ma si guardano bene di incaricare figure competenti e con rapporti consolidati a livello internazionale,  com’é per il ravennate Spadoni, per compierli. Realizzano solo progetti particolarmente costosi e con scarsissimo ritorno per la città così come quelli previsti  per Dante 2021.

La politica culturale del Comune di Ravenna – conclude la Verlicchi – va profondamente cambiata a cominciare dalla sostituzione dei suoi vertici, quali l’Assessore Signorino e il dirigente Maurizio Tarantino”.