Sono 2 anni che de Pascale é Sindaco di Ravenna e se non fosse per gli articoli di questi giorni che ci ricordano l’anniversario della sua elezione, non ce ne saremmo accorti.

In 24 mesi di incarico, de Pascale e la sua giunta non hanno combinato praticamente nulla brillando solo per tagli del nastro, proclami, perdite di tempo con comitati antifascisti e flash mob al porto.

Il light motiv della sua campagna elettorale del 2016 recitava “Energie per Ravenna” ma siamo al black out totale e perenne.

Un Sindaco lontano anni luce dalle esigenze e dai problemi della città che deve amministrare, attorniato da una Giunta composta da persone scelte dai suoi predecessori: Widmer Mercatali e Fabrizio Matteucci.

Un Sindaco che agisce come procuratore politico di altri .

Accumula incarichi (Presidente della Provincia di Ravenna, Presidente ANCI regionale) così come lascia accumulare i problemi della nostra città.

De Pascale non vuole rendersi conto che i problemi dei Ravennati non riguardano fantasmi ideologici di settanta anni fa o le problematiche interne alla sinistra locale: ai Ravennati interessa la pronta risoluzione di questioni come la delinquenza dilagante, il porto insabbiato, le strade colabrodo, la piscina che cade a pezzi, le aziende in crisi, il centro storico abbandonato a se stesso, l’aumento della povertà e della disoccupazione.

Insomma, se volesse e se fosse in grado de Pascale avrebbe di che occuparsi invece di aumentare per ben 2 volte la Tari e le altre imposte comunali in 2 anni, aumentare il numero di autovelox, difendere il sistema clientelare del “Poltronificio”, coprire i disavanzi delle Fondazioni a cominciare da Ravennantica.

Questo Sindaco é inesistente per la nostra città, totalmente distratto e pericolosamente indifferente alle esigenze di noi cittadini.

Se avesse un minimo di senso di responsabilità lascerebbe immediatamente l’incarico.