“Solo un paio di mesi fa, in occasione della discussione sul bilancio di previsione del Comune, la Giunta comunale aveva risposto alle nostre obiezioni negando di avere tagliato ingenti fondi per l’istruzione e i servizi sociali. 

Eppure i numeri a bilancio già allora parlavamo chiaro.

Ma la Giunta comunale, non paga, oltre a negare l’evidenza si è addirittura spinta fino a promettere un aumento dei servizi. 

Oggi, a poche settimane di distanza, la verità viene prepotentemente a galla con la gravissima esclusione di 215 bambini dai Centri estivi comunali. 

Di fronte a questa evidenza, l’assessore al bilancio Livia Molducci non ha potuto fare altro che ammettere i tagli, sconfessando quanto da Lei e dal Sindaco, sostenuto fino a poco prima. 

E l’evidente incapacità di Sindaco e Giunta di amministrare Ravenna nell’esclusivo interesse della nostra comunità, va a colpire una delle fasce della popolazione che al contrario dovrebbe essere sempre e comunque tutelata: la prima infanzia. 

Le domande delle famiglie ravennati per l’inserimento dei bambini ai Centri, hanno evidenziato tutti le criticità che permeano la gestione dei servizi comunali.

Gia la finestra temporale prevista dal bando per la presentazione delle domande era troppo breve: solo 18 giorni di tempo. Dal 6 al 24 maggio. Così come era già tardiva la pubblicazione del bando.

Ma cosa ancor più grave, la graduatoria è stata pubblicata solo il 20 Giugno vale a dire a la appena 10 giorni dalla fine della scuola!

Un ritardo inaccettabile poiché non permette alle famiglie di potersi organizzare contando o meno sulla frequentazione dei Centri estivi comunali da parte dei propri figli. 

Ed ecco poi la tegola: dei 2382 turni richiesti dalle famiglie, 215 sono stati esclusi.

215 famiglie, quindi, si sono ritrovate in fortissima difficoltà non sapendo ancora a fine giugno a chi potere affidare i propri figli. 

Famiglie nelle quali lavorano entrambi i genitori  e che sono state private per assenza di pianificazione di un importante servizio. 

Inaccettabile, poi, la giustificazione addotta dall’amministrazione comunale che imputa all’alto numero di domande pervenute, l’esclusione di 215 bambini.

Già nel 2021, con “appena”

1946 domande pervenute, alcuni bambini erano rimasti esclusi. Come pensava allora l’assessore Molducci di riuscire a soddisfare le richieste, a fronte di un cospicuo aumento delle richieste già previsto nei mesi scorsi?

È chiaro che assessore e Giunta non possono certo cavarsela invitando le famiglie ad iscrivere i propri figli ai centri estivi privati, considerando che al 20 di giugno molto di questi sono già al completo e che la retta spesso è troppo alta. 

Il bonus “centri estivi” poi è previsto solo a partire dai tre anni.  

Insomma, l’ennesimo pasticcio reso ancor più grave dal fatto che vada a colpire servizi essenziali per la prima infanzia. 

Per cercare di fare chiarezza e capire se e come il Comune intenda aiutare le famiglie rimaste escluse, ho depositato un question time.”