“PRI, PD e Lista De Pascale Sindaco hanno presentato una mozione con la quale si esprime l’assenso nei confronti delle nuove estrazioni di gas metano in Adriatico. Mozione poi votata anche da Ravenna Coraggiosa (che l’ha anche sottoscritta), Lista per Ravenna e Forza Italia, che addirittura rilancia e propone Ravenna come sito per installare una futura centrale nucleare. Tutti favorevoli, alla fine, anche Fratelli d’Italia e La Pigna. Da registrare il solo voto contrario del M5S.

La mozione riporta il titolo “Ravenna città dell’energia e dell’innovazione”. Cosa ci sarà di innovativo nel proporre come soluzione agli attuali problemi, la causa stessa dei problemi che stiamo vivendo?

Lo sanno i consiglieri ravennati che se invece di insistere con le fonti fossili avessimo puntato di più i nostri investimenti sulle rinnovabili, il problema dei costi dell’energia oggi sarebbe molto meno rilevante?

Lo sanno che il metano nazionale è talmente poco da essere ininfluente o quasi rispetto all’approvvigionamento?

Lo sanno che l’attuale costo del metano deriva in parte da una pura speculazione?

Lo sanno che il poco metano estratto in Italia sarà comunque venduto a prezzo di mercato e, magari, anche all’estero come già avviene?

Lo sanno che nuove estrazioni potranno solo aggravare il delicatissimo problema della subsidenza del nostro territorio?

Lo sanno, infine, gli entusiasti del nucleare, che costruire una centrale nucleare oggi significa spendere di più di quello che si ricava e comunque avere l’energia prodotta solo fra parecchi anni, non in tempo utile per affrontare il problema energetico ora?

Un tempo erano gli ambientalisti a essere accusati di avere posizioni intransigenti e ideologiche. Oggi, quando la scienza continua a dirci che l’unica soluzione sono le rinnovabili, quelli che hanno posizioni ideologiche sono i vecchi e irriducibili sostenitori dei combustibili fossili. Che purtroppo a Ravenna abbondano.”