Gli esseri umani in questo momento sono un po’ come un ingenuo boscaiolo che se ne sta appollaiato sul ramo che sta segando, proprio dalla parte destinata a cadere. Intento com’è nel suo lavoro, non si rende conto del pericolo imminente da lui stesso causato.

Noi stiamo immettendo in atmosfera enormi quantità di sostanze climalteranti, la CO2 prima di tutte, e malgrado i moniti e gli appelli lanciati da anni dagli scienziati e i segnali che anche il pianeta ultimamente ci sta lanciando, ignari perseguiamo nei nostri intenti.

Eppure il 2018 è stato il 4° anno più caldo sempre e in testa alla classifica troviamo il 2016, il 2015 e il 2017. Il 2018, comunque, è stato il più caldo per l’Italia. 9 su 10 delle estati più calde di sempre sono successive al 2002.

Se i problemi derivanti dall’alterazione del clima e dall’innalzamento del livello del mare creeranno disastri in tutto il pianeta, in Italia sarà ancora peggio: con un aumento medio globale delle temperatura di 5°C, da noi aumenterà di 8°! Proprio la Romagna del nord (proprio il nostro territorio!!!), sarà il più colpito della nazione, con la minaccia dall’innalzamento del livello del mare e vaste aree, fra l’altro da tempo soggette a subsidenza anche a causa delle estrazioni di combustibili fossili, verranno allagate.

Se da un lato i cambiamenti climatici possono essere contrastati massicciamente da importanti azioni degli Stati di tutto il pianeta, dall’altro anche le amministrazioni locali devono fare la loro parte. Sono molti gli interventi che anche su piccola scala, anche in un piccolo territorio come Lugo e la Romagna Estense, è necessario mettere in atto per evitare il disastro. Di tempo ne abbiamo sprecato fin troppo e non ne resta molto. Secondo gli scienziati dell’IPCC (International Panel on Climate Change), ci restano ancora 12 anni prima di superare il punto di non ritorno, ossia fare in modo che i cambiamenti non diventino irreversibili.

Ne parliamo mercoledì 13 febbraio, a partire dalle ore 20.30 con il dott. Vittorio Marletto, Responsabile dell’Osservatorio Clima del’ARPAE Emilia-Romagna a Lugo, presso la Sala del Carmine, in Corso Garibaldi n. 16.

La cittadinanza è invitata.