Lungo la Valle della Canna, nel ravennate, tra il settembre e l’ottobre del 2019 sono stati circa 2200 gli uccelli morti, colpiti da un’intossicazione da botulino che aveva contaminato l’acqua. “La Lega – attacca il consigliere regionale Andrea Liverani – aveva segnalato la carenza di acqua già nel luglio 2019 con una interrogazione, ma ad oggi nonostante la strage e il rischio ambientale, la situazione si ripete. Il livello dell’acqua – precisa Liverani – che dovrebbe essere sui +25/+30 cm risulta ad oggi a +10cm, ciò che significa che entro un paio di settimane la valle sarà a secco se non ci saranno urgenti interventi correttivi”. La situazione drammatica è già stata segnalata anche dai volontari, ma Comune ed Ente Parco del Delta del Po non hanno risposto, né hanno immesso l’acqua necessaria. “I volatili morti lo scorso anno ammonterebbero a circa il 50% dell’avifauna censita nella zona” aggiunge Liverani che, sul caso, ha depositato una nuova interpellanza alla Giunta regionale. “Nonostante la moria, il danno ambientale e l’enorme discussione politica che lo scorso è seguita alla nostra denuncia, ad oggi la Valle versa nelle stesse condizioni dell’anno scorso: senza immissioni o piogge, sarà completamente secca, con il rischio che si ripeta la catastrofe dell’anno precedente”. Liverani chiede anche alla Giunta regionale quali azioni intende avviare per far sì che nuova acqua venga immessa nella Valle della Canna spingendo “il Comune di Ravenna e l’Ente Parco a una maggiore vigilanza della zona, attivandosi in modo che il livello delle acque torni alla media ottimale”.

(foto di repertorio)