Dal primo maggio e fino al 31 ottobre entrano in vigore nei nove Comuni della Bassa Romagna le ordinanze dei sindaci per il contrasto alla diffusione della zanzara tigre (Aedes albopictus) e della zanzara comune (Culex pipiens).
Tra le disposizioni indicate dalle ordinanze, è previsto l’obbligo di evitare tutti i ristagni d’acqua eliminando, per esempio, tutti i recipienti dai giardini, i teloni in plastica ove può fermarsi l’acqua, eccetera; effettuare con regolare periodicità i trattamenti nelle caditoie private con specifici prodotti larvicidi e garantire che i trattamenti siano eseguiti anche durante i periodi di assenza (per esempio durante le ferie estive) e ripetuti dopo un’abbondante pioggia. Qualora i cittadini siano in difficoltà a realizzare questi semplici trattamenti nei propri pozzetti privati, è possibile rivolgersi a ditte specializzate. Se si desidera evitare la ripetizione dei trattamenti nei pozzetti è possibile installare una rete zanzariera tra il tombino e la cornice di chiusura dello stesso (questa modalità è però vivamente sconsigliata se i pozzetti sono funzionali allo scolo di seminterrati). Anche le grondaie vanno mantenute pulite e libere da fogliame; le botti dell’orto vanno chiuse con coperchio ermetico o con una zanzariera integra e ben tesa; occorre tenere in ordine e sfalciate da erbe infestanti le aree esterne; al cimitero usare il larvicida per i fiori freschi e la sabbia nei vasi per i fiori secchi.
Sono previsti controlli a campione per verificare il rispetto delle disposizioni.
Per quanto riguarda gli interventi adulticidi, questi potranno essere eseguiti negli spazi privati solo in via straordinaria, previa comunicazione scritta all’Unione e all’Ausl, nel rispetto delle prescrizioni e delle modalità di esecuzione regolamentate per legge e dalle linee guida regionali per il corretto utilizzo dei trattamenti adulticidi. Si sconsigliano vivamente i trattamenti adulticidi, in quanto non sono selettivi e uccidono anche insetti impollinatori, con ricadute negative sulla biodiversità; tra gli effetti secondari da non sottovalutare anche l’insorgenza di fenomeni di resistenza agli insetticidi da parte delle zanzare ed effetti sulla salute umana.
Inoltre, a partire da quest’anno, coloro che utilizzano o installano un impianto automatico di distribuzione di prodotti contro le zanzare (adulticidi o prodotti repellenti per insetti) devono darne comunicazione preventiva ad Ausl e Unione, indicandone l’ubicazione e le caratteristiche tecniche dell’impianto.
Le ordinanze si inseriscono nel più ampio programma di lotta integrata contro le zanzare che l’Unione della Bassa Romagna realizza per i nove Comuni, sulla base del Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi che comprende tra l’altro interventi larvicidi periodici nella tombinatura stradale e nei fossati e canali che si trovano nel territorio.