Scattano dall’1 ottobre in Emilia-Romagna le limitazioni alla circolazione previste per la lotta allo smog nella stagione invernale, che si applicheranno però in due passaggi diversi.

Una parte delle limitazioni riguarda la circolazione nei centri e si applicano solo ai Comuni con più di 30mila abitanti, dunque per il territorio della Bassa Romagna, al solo Comune di Lugo.

Nell specifico dall’1 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 non possono pertanto circolare all’interno del circondario lughese i veicoli benzina pre-euro ed euro 1, diesel fino a euro 3 compreso e cicli e motocicli pre-euro. Le misure si applicano dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30 e nelle domeniche ecologiche (2 al mese, stabilite con ordinanza dei sindaci). 

Scattano, inoltre, le “misure emergenziali” quando si supera il limite di PM10 per 3 giorni consecutivi (su base provinciale). In questo caso, nei Comuni Pair della provincia nella quale si sono verificati i superamenti, sono previste limitazioni alla circolazione estese anche ai veicoli fino a euro 4 diesel compreso. Dall’11 gennaio 2021 il blocco si applicherà anche ai diesel Euro 5.

Disco verde, invece, per la circolazione dei mezzi alimentati a benzina-metano, benzina-gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno tre persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno due persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling). Via libera anche ai trasporti specifici o per usi speciali e ai mezzi in deroga, tra cui quelli di lavoratori turnisti, per chi si sposta per motivi di cura, assistenza o emergenza, per chi accompagna bambini a scuola o per i meno abbienti (potrà circolare un singolo guidatore con Isee annuo fino a 14mila euro).

Dal prossimo 11 gennaio, e fino al 31 marzo 2021, non potranno più circolare nemmeno i veicoli benzina fino a euro 2, diesel fino a euro 4 compreso e cicli e motocicli fino a euro 1, veicoli benzina-metano, benzina-gpl fino a euro 1.

“È fondamentale aderire alle direttive regionali e mettere in pratica tutte le misure per la tutela della salute pubblica, la diminuzione dell’inquinamento atmosferico e per la salvaguardia della qualità dell’aria – sottolinea Maria Pia Galletti, assessora all’Ambiente del Comune di Lugo, interessato dalle misure sulla circolazione -. Mai come quest’anno è evidente come la tutela della salute sia una priorità, dobbiamo agire insieme, ciascuno per la sua parte, con l’obiettivo di perseguire stili di vita maggiormente sostenibili”.

Dal primo ottobre e fino al 31 marzo 2021 è inoltre in vigore in tutti i Comuni del territorio regionale, dunque anche negli 8 Comuni della Bassa Romagna, lo stop all’utilizzo di caminetti aperti e delle stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico di classe 1 e 2 stelle negli immobili civili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico.

Dal primo gennaio 2020 in Emilia-Romagna è infatti consentito installare solo nuovi impianti di classe 4 stelle o superiore. È inoltre obbligatorio, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore a 35kW, l’uso di pellet certificato da un Organismo accreditato.

E ancora: come lo scorso anno si confermano lo stop agli impianti a biomassa per uso domestico fino a 3 stelle (comprese) in presenza di impianto alternativo; l’obbligo di abbassamento del riscaldamento fino a di 19 gradi nelle case e 17 gradi nei luoghi di attività produttive e artigianali; i divieti di combustione all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio, eccetera), di sosta e fermata con il motore acceso per tutti i veicoli, di spandimento liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili e, infine, il potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani.