Il sindaco di Massa Lombarda Daniele Bassi, in qualità di delegato alla Sicurezza dei nove Comuni dell’Unione della Bassa Romagna, replica a quanto affermato a mezzo stampa dal MoVimento 5 Stelle di Lugo in merito al tema della sicurezza e gestione della Polizia locale.

“In merito a una presunta solidarietà espressa alla Polizia locale della Bassa Romagna, gli esponenti del MoVimento 5 Stelle di Lugo hanno prodotto un’operazione di sciacallaggio politico: tale operazione ha evidenziato una oggettiva incompetenza e pressapochismo su temi delicati che meritano chiarimenti responsabili, per rispetto dei cittadini. Tutto inizia con una questione sindacale sorta poiché il Comando della Pm, responsabilmente, non ha accolto alcune richieste di un esiguo numero di agenti: richieste pretestuose che avrebbero messo in crisi il buon andamento dell’intera attività. Il MoVimento 5 Stelle si schiera con questo esiguo numero di agenti, dimostrando non solo il totale disinteresse per la funzione pubblica della Polizia municipale nel suo insieme (e quindi per la sicurezza dei cittadini), ma anche la mancata conoscenza delle dinamiche complessive del servizio stesso. Contro ogni tentativo di disinformazione speculativa, è pertanto doveroso ricordare pubblicamente che mai come in questi anni la Polizia locale della Bassa Romagna ha accresciuto la propria professionalità e credibilità, come dimostrano, per esempio, i sempre più frequenti inviti (al pari delle Forze dell’ordine dello Stato) alle riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dalla Prefettura, o il progetto predisposto nella quasi totalità da un gruppo di lavoro composto da nostri agenti e ispettori, che si è aggiudicato un bando regionale e che ha portato contributi economici utilizzati per l’acquisto di strumentazione di ultima generazione; o come gli ulteriori due bandi regionali che, dal 2015 a oggi, hanno sempre visto prevalere in Regione i progetti presentati dal comando della nostra Pm: risultati concreti che non sarebbero possibili se quanto affermato dal MoVimento 5 Stelle corrispondesse al vero, ma fortunatamente per i cittadini non è così”.

Prosegue il sindaco Bassi: “Nel Patto per la sicurezza siglato in aprile tra i nove sindaci dell’Unione della Bassa Romagna e la Prefettura (primo esempio in provincia di tale tipo di accordo), quest’ultima ha inserito come buona prassi l’attività svolta dalla Pm della Bassa Romagna per il controllo sul traffico pesante, che rappresenta a oggi attività peculiare su tutto il territorio regionale. Riguardo al presidio del territorio in tema di sicurezza, l’organizzazione del Comando è strutturata per poter garantire ogni giorno, per 365 giorni all’anno, un minimo di due pattuglie serali, cosa non scontata anche in comandi con dotazione ben superiore di personale. Il processo di riorganizzazione che ha portato alla creazione di nuclei specialistici, nonché di pattuglie congiunte tra i vari presidi per evitare che gli agenti dovessero operare da soli, è stato attuato nel 2015: le critiche odierne hanno dunque un riscontro temporale ben poco attinente ai contenuti, mentre sono dettate da pura convenienza politica, dannosa per i cittadini quando si tratta di argomenti delicati come la sicurezza. Ci sono elementi di eccellenza del nostro servizio di Pm non sempre percepibili dal pubblico, ma resi oggettivi dai risultati e contributi ottenuti”.

“Riguardo agli autovelox – conclude Bassi -, l’indirizzo dei nove sindaci dell’Unione è stato chiaro e determinato da subito: abbiamo scelto di favorire la prevenzione e non, come stoltamente affermato dai 5 stelle, la repressione. Lo dimostra il fatto che le multe per superati limiti di velocità rappresentato una percentuale minore in relazione all’insieme delle sanzioni. Infine, ricordo che proprio per ascoltare le esigenze del personale è stato istituito un tavolo di confronto composto da tutte le rappresentanze sindacali e in cui vengono affrontati anche i temi specifici del corpo di Polizia locale. Questo tavolo ha anche prodotto un soddisfacente accordo sull’applicazione del contratto nazionale a livello decentrato”.