Bassa Romagna in Fiera slitterà al 2022. La decisione, già anticipata, è stata ufficializzata dalla giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna in accordo con il Tavolo per l’imprenditoria, nel corso di un incontro tra le parti che si è svolto martedì 18 maggio.

“Il protrarsi delle incertezze ha reso necessaria e opportuna questa scelta. L’estrema variabilità delle disposizioni legate all’epidemia ci avrebbe fatto correre rischi non sostenibili dal punto di vista organizzativo”, hanno commentato il sindaco Davide Ranalli, referente per lo Sviluppo economico dell’Unione, e Stefano Pucci, coordinatore del Tavolo per l’imprenditoria.

Tra le altre cose, lo slittamento consentirà di “recuperare l’anno pari”, siccome la biennale era stata annullata anche lo scorso anno.

Già da quest’anno saranno comunque avviati momenti di confronto e di dibattito sui temi che verranno sviluppati nell’ambito di un evento che “dovrà acquisire sempre più un ruolo fondamentale nello sviluppo del territorio”, come rimarcato dai sindaci dell’Unione, “fungendo non solo da vetrina per l’esposizione delle attività commerciali coinvolte, ma anche da piattaforma per il networking e l’innovazione di impresa e come spazio culturale e sociale per la comunità”.

Al centro del dibattito, in particolare, sarà l’arrivo dei finanziamenti legati al Recovery Fund e le ricadute sul territorio dal punto di vista della transizione ecologica, della trasformazione digitale e dell’inclusione sociale.