Si è svolta al Pala De André di Ravenna la serata celebrativa per i 60 anni di Vulcaflex, storica realtà industriale con sede a Cotignola, partner di riferimento per grandi marchi automobilistici come BMW, Volkswagen e Mercedes. L’evento, dal titolo “Under My Skin”, ha voluto richiamare l’anima stessa dell’azienda: i rivestimenti sintetici alternativi alla pelle, cuore del suo business, ma anche il DNA profondo che lega le persone alla storia e ai valori dell’impresa.
Fondata nel 1965 da Mario Bozzi, scomparso lo scorso anno e figura cardine per oltre mezzo secolo di vita aziendale, Vulcaflex vede oggi al suo interno la quarta generazione della famiglia Bozzi, che ne porta avanti la visione con lo stesso spirito pionieristico e radicato senso di responsabilità verso il territorio.
Quasi 500 tra dipendenti e autorità hanno preso parte alla festa, allietata dall’ironia di Paolo Cevoli, ospite speciale che ha saputo dare leggerezza e complicità a una serata dal forte valore identitario, nella quale l’azienda ha voluto condividere progetti, ma anche visione e valori attraverso esperienze studiate “ad hoc”.
La celebrazione, inserita anche all’interno del Festival dell’Industria e dei Valori d’Impresa di Confindustria Romagna, ha visto la presenza delle principali istituzioni, con interventi del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale; di Alessandro Barattoni, Sindaco di Ravenna, e di Federico Settembrini, Sindaco di Cotignola, territorio che da sempre ospita la sede dell’azienda. Un segno di riconoscenza per un’impresa che, pur rafforzando la propria presenza internazionale – dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico alla Corea del Sud – mantiene radici salde in Emilia-Romagna, contribuendo allo sviluppo economico e sociale del territorio.
Nel corso della serata sono stati ricordati anche i progetti sociali che Vulcaflex sostiene, come Progetto Quid, realtà di moda etica e sociale che l’azienda supporta da anni come esempio concreto di inclusione e responsabilità sociale; e le imprese sportive di Anna Mei, ultracycler e testimonial delle “Ali di Camilla”, associazione che collabora con il Centro di Medicina Rigenerativa di Modena per supportare la ricerca e offrire assistenza ai “bambini farfalla”, affetti da epidermolisi bollosa.
I festeggiamenti hanno rappresentato anche un’occasione per guardare al futuro. Dopo un 2024 che ha registrato un fatturato di 159 milioni di euro, il secondo migliore della sua storia, Vulcaflex conferma piani di crescita internazionale, a partire dall’espansione sul mercato statunitense, sempre con l’obiettivo di coniugare innovazione e sostenibilità. A questo proposito, secondo il Bilancio di Sostenibilità 2024, Vulcaflex ha ridotto del 28% le proprie emissioni Scope 2, ha raggiunto il 91% di recupero dei rifiuti e ha ottenuto la certificazione Vegan per una parte della gamma prodotti, confermando il proprio impegno nella transizione verso materiali a minore impatto ambientale.
Massimiliano e Roberto Bozzi, rispettivamente Presidente e CEO di Vulcaflex, hanno sottolineato durante l’evento che “sessant’anni sono un traguardo importante, ma per noi rappresentano soprattutto un nuovo inizio. Continueremo a crescere e a innovare senza mai dimenticare ciò che siamo: un’impresa romagnola che parla al mondo. La nostra forza sta nelle persone e nel loro senso di appartenenza, e la nostra responsabilità è costruire valore sostenibile, per i clienti, per il territorio e per le nuove generazioni. Questo anniversario è anche un omaggio a nostro padre Mario, che con coraggio e visione ha fondato Vulcaflex. Oggi, con la quarta generazione della nostra famiglia in azienda, sentiamo forte il dovere e l’orgoglio di portare avanti la sua eredità, tenendo fede ai suoi valori e preparandoci a scrivere nuove pagine della nostra storia.”






















































