Oggi una delegazione istituzionale del Movimento 5 stelle, organizzata dal gruppo attivisti movimento 5 stelle Call to Action, è stata in visita ispettiva presso il porto di Ravenna.

Presenti all’incontro i senatori della ottava commissione Lavori pubblici, comunicazione del senato, il presidente Mauro Coltorti, il capogruppo Agostino Santillo e i commissari Gabriella Di Girolamo e Giorgio Fede e il Senatore Marco Croatti.
Nell’occasione, congiuntamente ai candidati al consiglio regionale del collegio provinciale di Ravenna, Giancarlo Schiano, Igor Gallonetto e Cinzia Pasi si è tenuto un incontro con i servizi tecnico nautici e alcune delle realtà portuali presso la sala conferenze nella sede del gruppo Ormeggiatori del Porto Di Ravenna, a Marina di Ravenna.
Alessio Lombardi amministratore del gruppo Call to Action commenta: “Un appuntamento cruciale per ascoltare le esigenze e le problematiche del nostro porto direttamente da chi lo vive ogni giorno”.

“Le caratteristiche  del Canale Candiano  e le particolari condizioni ambientali  fanno si che sabbia e altri sedimenti si depositano sul fondale rendendo difficile l’entrata in porto di alcune tipologie di navi. L’ innalzamento dei fondali ha cosi’ ridotto la possibilità di  scambi e ridotto la movimentazione di merci con diminuzione  di lavoro sia diretto che per l’indotto” ha affermato Cinzia Pasi.

“Nel mio intervento durante l’incontro di stamane ai Commissari, ai presenti , ai  rappresentanti delle categorie interessate e semplici cittadini,  ho sottolineato che il porto di Ravenna e’ sicuramente una importantissima realtà produttiva ma che certo non deve passare in secondo piano il contesto ambientale in cui il porto è collocato” ha continuato Pasi.

“Sviluppatosi in tutti questi anni, all’interno di una importantissima area  umida SIC  ZPS e protetta a livello europeo  anche dalla Convenzione di Ramsar oltre che essere all’interno del Parco del Delta del Po  é un importante polmone verde per  nostra zona soffocata dallo smog.

Dobbiamo partire da questa opera di approfondimento per modificare il modus operandi e per tracciare una nuova  linea .

Fino  ad ora si scavava e i fanghi e sedimenti potenzialmente inquinati venivano depositati  poi col tempo si sarebbe provveduto al loro trattamento…forse” si è espressa Cinzia Pasi.

“Nota la storia recente con sequestri ed interventi della magistratura. Ho chiesto ai rappresentanti del Governo di essere  lungimiranti e di vigilare su gare ed appalti e attivarsi affinché nei bandi di assegnazione delle gare per gli interventi sia previsto fin da subito la caratterizzazione di tutti i sedimenti prelevati  e   prevedere primariamente la costruzione dell’impianto di  trattamento degli stessi.

Importante anche l’elettrificazione delle banchine del porto che una normativa prevede debba avvenire entro il 2025. Ma si sa  per ogni norma vi e’ possibilità di deroga. L’elettrificazione  darebbe  la possibilità alle navi attraccate di spegnere i motori che oggi al contrario restano accesi  h24  e di fatto peggiorano la qualità dell’aria della nostra zona già assai critica.

L’ Energia  elettrica non dovrebbe certo mancare in quanto  presenti nei  ben 2 centrali turbogas da oltre 800MW cadauna” ha concluso Cinzia Pasi.