Tragedia a Lido di Dante un annegato e tre feriti

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Nel pomeriggio odierno questa Sala Operativa veniva contattata al recapito di emergenza n.blu 1530 dal titolare di uno stabilimento balneare sito a nord della foce dei Fiumi Uniti, per attivare la catena dei soccorsi in favore di quattro bagnanti in difficoltà all’interno dello specchio acqueo destinato alla balneazione, a causa del mare agitato.

I quattro amici, dalle prime informazioni assunte dalla dipendente autopattuglia intervenuta sul viale Matelda, risultavano essere verosimilmente di origine pakistana, residenti fuori provincia e fruitori della attigua spiaggia libera.

Acquisita la conferma che i bagnini di salvamento erano già intenti alle operazioni di soccorso unitamente a dei surfisti venivano prontamente inviate in zona le due motovedette di servizio e dirottato anche in zona operazioni un battello veloce litoraneo.

Grazie al provvidenziale concorso di un surfista già presente sui luoghi si riusciva a recuperare ancora in vita tre giovani, mentre il quarto individuo, non risultava più visibile in zona, inoltre, l’ultimo suo avvistamento da parte di un privato lo dava però già galleggiante sulla pancia, con la testa immersa ed in balia delle onde.

I tre uomini venivano coì affidati subito alle cure mediche del personale del 118, fatto intervenire in zona da questa Sala Operativa.

Le ricerche sotto costa dei mezzi navali erano rese impegnative a causa della forte risacca, dai bassi fondali e dalle onde alte che condizionavano anche le ricerche di superficie, per cui questa Autorità Marittima coordinatrice dei soccorsi in mare, richiedeva la pronta collaborazione di un elicottero dei Vigili del Fuoco con sommozzatori al seguito, tempestivamente giunto in area operazioni dalla sede di Bologna ed assistito anche da un mezzo nautico VVF salpato da Ravenna.

Dopo poco tempo veniva così individuato un corpo inanimato in prossimità della foce, a breve distanza dalla locale scogliera, ma nonostante i primi interventi di rianimazione posti in essere dagli aerosoccorritori e dai sanitari, non restava che constatare purtroppo il decesso del malcapitato.

Informato il magistrato di turno, si disponeva il trasferimento della salma presso il locale obitorio ed il cessata emergenza con il rientro in sede di tutte le risorse impiegate.