L’Associazione “ Brisighella Bene Comune “ è un’associazione culturale sorta allo scopo di ravvivare ed accrescere la partecipazione  diretta dei cittadini alla vita democratica del territorio,  rivitalizzare il rapporto  tra la comunità e gli amministratori attraverso la realizzazione di progetti di interesse collettivo, impegnarsi nella difesa e sviluppo dei Beni Comuni  quali: acqua, suolo, ambiente, beni sociali, artistici e culturali.

Coerentemente a quest’ ottica ed in continuità con la positiva esperienza nel 2015 del primo Festival dedicato al tema del Suolo, si  è condivisa  l’idea  di promuovere, con il Patrocinio del Comune di Brisighella, in collaborazione con la  Pro Loco, il Circolo Legambiente Lamone,  Rete Rifiuti Zero  ed  altre Associazioni del territorio,  nel mese di settembre , nelle giornate di sabato 15  e  domenica 16, una nuova edizione del Festival dei Beni Comuni dal titolo : “Il Resto di Troppo”  Ridurre, Recuperare, Ripensare per Conoscere, Difendere e Migliorare.

Il Festival sarà incentrato sul tema della gestione dei rifiuti e dei suoi impatti sulla vita sociale, ambientale ed economica dei cittadini.

Gli incontri in programma nelle due giornate vedranno avvicendarsi autorevoli esperti della materia impegnati non solo a  chiarire ed approfondire questa complessa tematica, , ma anche, attraverso  le testimonianze di singoli Cittadini, Associazioni e  dei Comuni più Virtuosi  ad orientare concretamente ed indicare le migliori soluzioni utili  adottabili.

Nel corso delle due giornate saranno inoltre realizzati eventi di carattere artistico, quali mostre, spettacoli ed esibizioni musicali a tema, che faranno da contorno ai vari momenti di approfondimento.  A tale riguardo , la prima giornata, sarà caratterizzata da un suggestivo intervento di Francesco Gesualdi sull’attuale sistema  economico da ripensare e rimodulare  in una chiave più a misura d’uomo, intervento da considerare, per le sue peculiarità, introduttivo e propedeutico al tema  più specifico che verrà successivamente trattato in quanto investe anche il problema  della riduzione della produzione dei rifiuti, nonché del consumo di risorse.

Si entrerà poi finalmente nel vivo della questione con un dibattito, al quale ci auguriamo  partecipi attivamente anche il pubblico presente,  che avrà come focus la gestione dei rifiuti nella nostra Regione e nel nostro territorio: al centro della discussione in particolare i percorsi avviati o ancora da mettere in atto per il conseguimento dei risultati prefissati in materia di raccolta differenziata.

Ridurre, Recuperare, Ripensare  è  il  sottotitolo scelto per il Festival, che racchiude e  delinea le direttrici  di pensiero ed azione entro cui indirizzare una  più efficace ed efficiente gestione delle  tematiche oggetto del Festival, coerentemente alle logiche  di conoscenza, difesa e miglioramento che ispirano le iniziative del Comitato.

Il tema del “Ridurre” prenderà in considerazione, domenica 16, anche la questione  dello spreco alimentare, un  fenomeno  sociale  intollerabile  e  non  più  rimandabile   in termini di soluzione, specie alla luce delle recenti Direttive Europee del Circular  Economy  Strategy  che ne prevedono  una  sensibile riduzione entro il 2030.

Proseguendo nel percorso delle tre parole chiavi, il concetto del “Recupero” verrà affrontato mediante il racconto delle interessanti  esperienze  dei Centri di Riuso e di Scambio di Materiali, divenuti anche, in alcuni casi, veri e propri centri di aggregazione culturale e di sviluppo per il territorio di competenza.

Relativamente al “Ripensare”  analizzeremo, infine,  il problema  dei monopoli nella gestione dei rifiuti, monopoli  che tendono  di fatto  a limitare i possibili vantaggi economici che potrebbero derivare ai cittadini  dall’adozione di un sistema concorrenziale,  anche per quanto concerne l’effettivo  riciclo  dei multimateriali e  del loro utilizzo.

Nel complesso l’iniziativa  dovrà comunque tradursi in un impegno concreto a  far sì che la gestione dei rifiuti, alla luce anche degli sfidanti obiettivi fissati entro il 2020 dal Piano Regionale e dalla strategia UE sull’economia circolare, diventi  effettivamente  una risorsa e non costituisca più un problema.