La serie documentaria “The Passengers” parteciperà alla 43^ edizione del Festival Internazionale del Cinema Indipendente (FICIE) a Elche, in Spagna, dal 24 al 31 luglio. La serie è prodotta da Kamera Film e Instant Documentary, in collaborazione con il Consorzio Solco Ravenna e con il contributo di Emilia-Romagna Film Commision, e racconta le storie di vita di alcune persone entrate in Housing First, il progetto per la stabilità abitativa di persone senza fissa dimora.

La partecipazione ai festival

La presenza al FICIE di Elche è un appuntamento particolarmente significativo per “The Passengers”, perché segna il ritorno a proiezioni pubbliche dopo la pausa forzata del lockdown, in una manifestazione internazionale che esiste da oltre 40 anni e funge spesso da apripista per i premi Goya, i principali riconoscimenti del cinema spagnolo.

Più avanti, la docu-serie parteciperà anche alla 4^ edizione del MalatestaShort, il festival internazionale di cortometraggi che si tiene a Cesena dal 22 al 30 agosto, e al 71° ItaliaFilmFedic, la Mostra del Cinema di Montecatini che si svolgerà dal 28 al 30 agosto e che, con i suoi 71 anni di storia, è la kermesse cinematografica più antica d’Italia e spicca per longevità e spessore anche oltre i confini nazionali.

Il programma Housing First

Housing First è un programma sperimentale di sostegno all’abitare avviato a Ravenna nel 2016 grazie al Consorzio Solco e al contributo del Comune di Ravennae del fondo Lire Unrra. Approdato in Italia dopo una sperimentazione internazionale, il progetto vuole aiutare persone che vivono in situazione di precarietà o di emergenza sociale a trovare una dimora attraverso un approccio non assistenziale ma di “welfare mix”, aiutando cioè le persone coinvolte a essere autonome e capaci di partecipare ai costi abitativi degli appartamenti.

Da questa esperienza nasce anche The Passengers: “La serie vuole raccontare con viva realtà le storie dei partecipanti al progetto – evidenziano i registi Tommaso Valente e Christian Poli -. Storie che rappresentano la fragilità dell’esistenza e che spesso vengono tenute ai margini della società. Gli autori, attraverso la forma del documentario, vogliono rimettere al centro queste esperienze e mostrarle al pubblico. Per questo motivo i documentari sono fatti con i protagonisti e non su di loro, scritti insieme e realizzati rendendoli partecipi di tutto il processo narrativo”.