La carenza di personale sanitario e la necessità di maggiori risorse finanziarie da destinare ai servizi per la Salute Pubblica al centro dell’incontro di oggi, mercoledì 27 Luglio, dal titolo “Lavoro e sanità pubblica creano il futuro” che si è svolto al Ceub di Bertinoro.

L’introduzione di Marinella Melandri, Segretaria Generale della Cgil di Ravenna, ha aperto la tavola rotonda, organizzata dalle Camere del lavoro Cgil di Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini. Tra i temi affrontati, le criticità che caratterizzano la sanità pubblica, in particolare carenza di personale e di risorse finanziarie, e la necessità di rispondere alle esigenze tracciate dall’invecchiamento della popolazione italiana.  

Melandri, a nome delle quattro Camere del Lavoro della Romagna, ha affermato: Dobbiamo ascoltare i lavoratori e le lavoratrici del settore sanitario. Non possiamo e non dobbiamo lasciare il servizio sanitario in mano solamente a privati e volontariato – poi ha aggiunto – Serve impegno per evitare la concorrenza sleale tra pubblico e privato». La Cgil ha ribadito la sua volontà di affrontare questa fase critica con principi saldi e senso di responsabilità, chiede infatti un confronto e un dialogo costante con le istituzioni, nazionali e regionali, per salvaguardare la sostenibilità di un sistema pubblico e garantire il diritto alla salute per tutte le persone.

Nel corso dell’incontro, coordinato da Paolo Boldrini, Direttore del Corriere Romagna, si sono susseguiti gli interventi di Raffaele Donini, Assessore regionale alla Sanità, che ha sottolineato la difficoltà di affrontare le problematiche della medicina di base e della situazione nei pronto soccorso con un Governo in carica solo per gli affari correnti; Michele de Pascale, Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, che ha affermato: «Se viene meno il benessere fisico, psichico e sociale ci troviamo di fronte ad un problema sanitario. In Romagna vogliamo garantire ai pazienti le migliori cure, ma per farlo dobbiamo fare i conti con l’aumentano dei costi delle medicine e l’invecchiamento della popolazione, dobbiamo quindi aumentare gli investimenti e organizzarci»; Tiziano Carradori, Direttore Generale dell’Ausl Romagna, che ha esposto alcune criticità del settore: «L’Italia è il paese Ocse che presenta l’età media dei medici più alta in assoluto.  Il nostro paese da decenni sta semplicemente reagendo a delle situazioni contingenti»; e Daniela Barbaresi, Segretaria Nazionale Cgil – Responsabile sanità, che ha sottolineato: «Con molta facilità si sono trovate risorse per altri temi, tra cui le spese militari, ma non altrettanta attenzione è stata riservata al finanziamento del welfare a partire dalla sanità».