Era il 22 marzo scorso quando depositai un Question Time in occasione della presentazione della stagione crocieristica 2018, chiedendo quali fossero le strategie turistiche adottate per intercettare i passeggeri e farli transitare dal nostro, gia`piuttosto vessato, centro storico.

Approfittai altresì per chiedere quali fossero i programmi di accoglienza per i passeggeri extra lusso dell’Artemis: uno yacht tanto pubblicizzato da far pensare che Ravenna potesse entrare nelle grazie della compagnia Gct, da renderla meta fissa per questo target di passeggeri.

Passò, invece, piuttosto in sordina la mia domanda, fatta non a caso, che chiedeva a che punto fossimo con l’avvio dei lavori di escavo fondali portuali: domanda alla quale l’Assessore Costantini, non delegando alcun collega, rispose rapidamente affermando, appunto, che non rientrava tra le competenze delle sue deleghe, ma che, avendo il CIPE dato l’ok al progetto Hub Portuale, l’ottimismo sarebbe stato alto e soprattutto l’attesa non avrebbe inficiato il programma crociere appena presentato.

Tutto alla grande insomma!

Accade però nei giorni scorsi, che la nave da crociera Mein Schiff 2 della Tui Cruises decide di saltare la sosta a Ravenna a causa di un insabbiamento dei fondali davanti ai due ormeggi di Porto Corsini, tanto che la Capitaneria di Porto si è trovata costretta ad emettere un’ordinanza limitante il pescaggio a 7,90m al posto dei precedenti 8,80m.

Il danno non è così irrisorio: 1.900 passeggeri non hanno potuto attraccare e visitare, quindi, la nostra città ed il nostro patrimonio, con buona pace di tutti gli operatori coinvolti, nonché di tutti i commercianti del centro storico.

Pare, inoltre, che, anche qualora si provvedesse immediatamente all’escavo urgente, per ripristinare il pescaggio, si presenti poi, come affermato dal Presidente di AP Daniele Rossi,  il problema della collocazione dei fanghi, in quanto sono presenti vincoli di carattere ambientale ed urbanistico che, senza l’attuazione del progetto Hub portuale, risultano difficilissimi da gestire. Quindi? Quindi aria fritta.

Ci troviamo di fronte ad un problema assolutamente prevedibile ed analizzabile anticipatamente, se non altro per una valutazione oggettiva ex ante del nostro potenziale per l’accoglienza crociere.

Allo stato attuale sono 2 le navi che superano la soglia del pescaggio fissato, appunto, a 7,90m; navi che però farebbero svariate volte sosta a Ravenna e che quindi, qualora decidessero di non accettare l’attracco al vecchio Terminal “T&C” sulla Baiona, saltando la sosta a Ravenna, ci collocherebbero di fronte ad un ammanco approssimativo di 10.000 turisti passeggeri previsti.

Ci troviamo pertanto, come al solito, a correre per recuperare in extremis un danno prevedibile, siamo di nuovo sopraffatti dalla superficialità, mista al solito ego smisurato, della nostra Amministrazione, la quale non perde occasione per crogiolarsi nei propri presunti traguardi, dimenticando le chiavi del successo e del lavoro ben fatto: analisi, programmazione e progettazione dettagliata, magari con meno sensazionalismo giornalistico.

E` quindi assolutamente necessario un rapidissimo accordo tra le parti per evitare salti di sosta a Ravenna, invitando gli armatori all’utilizzo del Terminal alternativo in Baiona – e chissà la meraviglia negli occhi dei turisti quando, scendendo, potranno ammirare le bellezze delle nostre fabbriche e gli inebrianti profumi! – onde evitare un danno economico importante e cercando di recuperare la colossale figuraccia che ci stiamo facendo.

Diventa altrettanto urgente, inoltre, reperire aree per lo stoccaggio dei fanghi derivanti dall’escavo promesso dal Presidente Rossi per il ripristino del Terminal di Porto Corsini e speriamo che non si rivelino tutte parole al vento.

Nel frattempo ho depositato un nuovo Question Time chiedendo appunto quali fossero le intenzioni, ad oggi, della nostra Amministrazione e come intende muoversi per rialzarsi dall’ennesimo scivolone su buccia di banana.

Fa sorridere, e non poco, la passionale affermazione del nostro Sindaco sul Porto aperto di Ravenna per il libero ingresso migranti, quando non si riesce nemmeno a valutare anticipatamente se una nave da crociera, programmatissima, riesca a navigare regolarmente.

Porto aperto sì, quindi, ma non per tutti evidentemente.