Ho apprezzato molto la lunga dichiarazione dell’assessora Federica Del Conte  sullo stato d’arte dei lavori pubblici a Ravenna, una puntuale  dissertazione che coinvolge e informa  i cittadini sul crono programma delle principali opere in previsione. Metodo, quello dell’assessora, molto positivo e davvero trasparente attraverso il quale coinvolge e rende attiva la cittadinanza quasi sempre all’oscuro delle azioni comunali. Purtroppo, l’ingegnera prestata alle istituzioni, nella sua ampia illustrazione dei lavori pubblici continua ad omettere un’opera a cui il sottoscritto è particolarmente legato, forse in forma ossessiva, ma assicuro di grande interesse anche per numerosi cittadini. Mi riferisco ai 15 mila metri quadrati in cui insiste l’ex caserma Alighieri il cui progetto del  2018 prevedeva l’apertura definitiva nel 2021. Non si può fare cenno a quel lavoro pubblico, un occultamento ingiustificato e allo stesso tempo di enorme gravità per una pubblica amministrazione tra i cui obblighi principali vi è quello della trasparenza.  Legittimo chiedersi cosa possa esservi di talmente grave da evitare ogni tipo di informazione  come si trattasse di un bene accantonato.

Ma se ci sono ancora carotaggi da realizzare, se sono presenti inquinanti con difficoltà di bonifica, se i sondaggi del sottosuolo hanno rinvenuto reperti archeologici, se esistano elementi di insalubrità o altre questioni simili perché non comunicarle con chiarezza e trasparenza?  Cosa può esserci di talmente grave da ignorare tutte le comunicazioni iniziali della giunta  basate sul festeggiamento del nuovo polmone verde della città?

Per il resto citato all’inizio, mi rallegro per il corretto coinvolgimento dei cittadini.