Il vicesindaco con delega assessorile alla Polizia municipale pone l’accento sull’investimento dell’amministrazione comunale di installare nuovi box per gli autovelox sparsi un pò su tutto il territorio. Un’iniziativa certamente valida soprattutto sul piano del freno alla velocità che spesso rappresenta la causa principale degli incidenti sulle nostre strade.
Va riconosciuto, quindi, come tali dispositivi rappresentino uno dei modi più incisivi per moderare la velocità, anche se la questione in generale si presta ad alcune osservazioni.
La prima attiene al metodo nel senso che questi box in buona parte sono scatole vuote prive dell’apparecchio misuratore di velocità che viene spostato da un posto all’altro e di qui l’esigenza di aumentare il numero dei dispositivi per rilevare, appunto, la velocità. Senza un investimento adeguato di tali apparecchiature, infatti, si rischia di limitare sensibilmente l’effetto concreto dell’intervento di dissuasione e di prevenzione.
oggi la situazione è proprio questa con una mappatura estesa di box ma in larga parte privi di rilevatori di velocità. In secondo luogo, va precisato, inoltre, che il Comune di Ravenna prevede di incassare nell’anno in corso da questo sistema velo box il 31% in più rispetto al 2021 per una cifra messa a bilancio pari a ben 11.916 milioni di euro e solo un milione e 700 mila euro destinati per spese sulla sicurezza stradale, acquisto di strumenti, assunzione di personale ed altri investimenti a specifica destinazione sul comparto della prevenzione e della sicurezza stradale.
Peraltro di postazioni fisse se ne parla poco mentre abbiamo circonvallazioni esterne, alcune delle quali che scorrono in centri abitati (è il caso di viale Alberti, Pertini, Randi) ormai trasformate in percorsi ad alto rischio con un numero incredibilmente alto di veicoli in transito con una percorrenza ad elevata velocità e con una statistica di incidentalità davvero preoccupante.
Occorre, dunque, una progettualità più complessiva e articolata in grado di coinvolgere il Corpo di Polizia urbana con compiti di educazione, prevenzione e controllo, investendo in modo più razionale le risorse provenienti dalle tasche dei cittadini per un importo di quasi dodici milioni di euro.