“L’organizzazione interna del trasporto pubblico di Ravenna, da molti mesi è in sofferenza al punto da compromettere l’efficienza del sistema, oltre a mettere a dura prova gli autisti degli autobus e i viaggiatori. Oltre ai consueti casi di insicurezza del personale, così evidenti da non garantire un tranquillo lavoro ordinario, si aggiunge un forte tour de force del  personale costretto a turni massacranti e con frequenti straordinari principali cause  di  stanchezza psicofisica e abbassamento della concentrazione. Situazioni difficili e pericolose soprattutto per l’incolumità dei conduttori degli autobus, e non meno, per i pedoni e le vetture in transito. E l’aspetto più sorprendente non consiste nell’adeguata risposta di Start Romagna  mediante l’ adeguamento dell’organico, ma ad  una serie di pseudo assunzioni a stipendi al limite della decenza e della regolarità. Non si registrano, infatti, nuovi contratti stabili ed è evidente come l’azienda tenda a sopravvivere e a non garantire livelli accettabili di ottimizzazione gestionale. Si tratta di una situazione che Start Romagna trascina almeno dal 2021  cui si aggiungono casi recenti davvero imbarazzanti. È di questi giorni, infatti, l’ennesima comunicazione di Start con la quale informa l’utenza della sospensione di corse a causa della malattia degli autisti: una continua pioggia  abbattuta sul bagnato, a conferma dell’inadeguatezza del servizio pubblico.

Tra l’altro quanto sopra si pone in contraddizione con le numerose prese di posizione dell’Amministrazione comunale di Ravenna orientata ad eliminare le auto nel centro per favorire un sistema di mobilità sostenibile attuata mediante un servizio i cui vertici, di fatto,  appaiono incapaci di dare una sufficiente organizzazione del personale, probabilmente solo per contenere i costi di gestione. E come sempre, a pagare sono i dipendenti ormai ai limiti dello stress e della sopportabilità, e, non meno, le persone interessate ad usare il trasporto pubblico.”