Sono costretto ancora a ritornare sull’assurda distribuzione degli spazi di sosta nella recente riorganizzazione fatta dal Comune di Piazza Garibaldi. E avvalendomi dell’art.32 del Regolamento dei Consigli territoriali che prevedere poteri d’iniziativa, pur trattandosi di un problema dell’Area 1, ma ritenendo ugualmente che l’argomento sia d’interesse generale, tento di spiegare la situazione sotto il mio punto di vista. 

Aver lasciato sei spazi riservati alla prefettura e alle forze dell’ordine (spesso ferme anche in piazza del Popolo),  e quattro ai taxi, rispetto ai soli due dedicati ai disabili, rappresenta una scelta decisamente penalizzante per la categoria. 

Oltretutto, come ho già avuto modio di segnalare, si tratta di spazi perennemente occupati da persone aventi diritto ma che lasciano giorni e giorni ferma la propria auto negli stalli perché probabilmente residenti nella zona, è davvero cosa paradossale. Praticamente è come la piazza non avesse uno spazio per i disabili perché per l’intera giornata sono occupati. Nulla da eccepire sul profilo  normativo perché la decisione risponde  alla norma  che prevede un posto per ogni 20 spazi auto, ma esiste anche un modo diverso di affrontare la questione basato sulla ragione, la logica e il buon senso.       

In questa piazza, infatti, non si può non  tenere conto che proprio per la sua posizione  si presta alla breve sosta anche di persone invalide dirette in  banca, alle poste, agli uffici principali della zona, alla chiesa di via Diaz, e nelle condizioni attuali nutro forti dubbi che si trovi un posto per fermarsi.

A questo riguardo mi chiedo, tra l’altro,  come mai nella piccola piazza dei Caduti per la Libertà, esistano ben sei posti per portatori di handicap che certo numericamente  prescindono dal numero di spazi auto presenti, e ben cinque piazzole per il carico e lo scarico delle merci.

Spontaneo chiedersi con quale ratio, invece, si penalizzi la piazza Garibaldi, sacrificando i posti proprio delle persone con minore autonomia.

Nella citata piazza dei Caduti  in effetti è possibile la breve sosta e di fatto avviene un ricambio costante, mente nella rinnovata piazza dedicata ‘all’eroe dei due mondi’  l’invalido è decisamente penalizzato da una rigida inqualificabile applicazione normativa fuori da ogni logica.

Una palese ingiustizia per le persone che usano correttamente la loro autorizzazione per recarsi in qualche ufficio per pochi minuti e non come in effetti avviene, per usare lo stallo come suolo pubblico perennemente riservato a singole persone, quasi come si trattasse di area di natura privata.”