Nella serata di ieri, i finanzieri della Squadra Operativa Volante della 2a Compagnia Ravenna, durante la quotidiana attività di perlustrazione dell’area portuale sorprendevano dei soggetti che si erano introdotti all’interno del porto canale in corrispondenza della “Piallassa Piomboni” per raccogliere illegalmente vongole da rivendere in nero poi sul mercato locale.

I pescatori, che operavano in zona assolutamente interdetta alla pesca e pericolosa per la loro stessa incolumità, alla vista della pattuglia tentavano di darsi alla fuga e di liberarsi di quanto appena illecitamente catturato. I militari riuscivano comunque a bloccare e a identificare i soggetti, un italiano e due stranieri provenienti dal comacchiese, rinvenendo anche, occultate nei cespugli, le attrezzature da pesca, tra cui bombole e mute professionali, e quanto necessario per il successivo trasporto dei molluschi appena pescati.

A seguito di un più approfondito controllo, uno dei fermati veniva inoltre trovato in possesso di un coltello a scatto con una lama di lunghezza pari ad 11 cm.

Il prodotto ittico, stimato in kg. 60 di vongole, previo parere favorevole del veterinario del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria della locale AUSL, poiché ancora in vita, veniva reimmesso in mare, mentre le dotazioni rinvenute venivano sottoposte a sequestro.

I due pescatori di frodo sono stati quindi denunciati a piede libero alla locale A.G. per bracconaggio ittico che prevede l’arresto da due mesi a due anni o l’ammenda da 2.000 a 12.000 euro, mentre il terzo soggetto che era nei pressi è stato denunciato per porto abusivo di armi atte ad offendere.

Anche questo intervento testimonia il presidio di legalità assicurato dalle Fiamme Gialle nell’area portuale, nel controllo – tra l’altro – della presenza di sole persone e mezzi autorizzati.