L’Associazione Cuore e Territorio ritorna presso il reparto di ortopedia  dell’ ospedale Santa Maria delle Croci  e dopo la donazione della  scala ortopedica ad angolo avvenuta il 19 marzo,  per rendere meno greve la degenza e la riabilitazione dei pazienti ricoverati, isolati, loro malgrado,  per il persistere della pandemia,  fornisce una prima partita di televisori per sopperire alla momentanea mancanza in alcune camere del reparto.

Cuore e Territorio, riferisce il presidente Morgese: “pur essendo una associazione di volontario  a vocazione cardiologica e molto attenta alle esigenze sanitarie della città di Ravenna. E’ Nata nel 1997 e si rivolge ai cittadini con programmi di prevenzione e supporto della patologia cardiovascolare e medicina generale con modalità integrate tra mondo ospedaliero e territorio; promuove iniziative  ed implementa strategie per la prevenzione ed il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare; sostiene progetti a tutela della prevenzione cardiovascolare e in generale della salute del cittadino; sostiene attività di strutture ed enti del SSN, mediante donazioni per attrezzature scientifiche e formazione, nonché tramite raccolta ed erogazione di fondi finalizzati alla realizzazione di progetti socio assistenziali; collabora con scuole, associazioni, gruppi, e istituzioni attuando campagne di informazione per responsabilizzare i giovani sulle tematiche di droghe, alcool, devianze giovanili, bullismo, cyber bullismo, in tutti i loro risvolti, dall’ambito penale a quello psicologico.”

Conclude il presidente esortando chi può a donare piccole cifre sul conto corrente IT02F0627013100CC0000027952 che verranno utilizzati per gli scopi statutari”.

I primi televisori sono stati  consegnati al reparto di Ortopedia dell’Ospedale Santa Maria delle Croci alla presenza  del Direttore sanitario, dr.ssa  Francesca Bravi,  del Prof. Alberto Belluati, direttore di Ortopedia e della Capo Sala Ortopedia, Borghesi Laura. Per Cuore e Territorio, invece, era presente oltre al presidente il segretario Sandro Pati.